giovedì 27 novembre 2014

La questione nitrati

Leggo sul blog di CivicaMente questo post, che riporta i valori di concentrazione dei nitrati nell'acqua di Ospitaletto secondo A2A e secondo l'ASL di Brescia.
Il post fa notare che
i dati dei Rapporti di prova del Laboratorio dell'ASL NON CORRISPONDONO a quelli di COMUNE E A2A Ciclo Idrico

e che quindi i dati
NON POSSONO ESSERE ENTRAMBI GIUSTI o, comunque, ATTENDIBILI.

Per mestiere ho spesso a che fare con delle misure e valutazioni di affidabilità, perciò, memore anche dell'esame di misuristica fatto a Ingegneria, mi permetto di dare il mio contributo.

A prima vista, i dati sono effettivamente diversi tra di loro. Però è anche scritto chiaramente nelle stesse tabelle di confronto presentate dal sito che le misure sono svolte in giorni diversi, quindi si deve mettere in conto che la percentuale di nitrati possa non essere identica.
Si tratta quindi di stabilire se le differenze sono compatibili con una normale variabilità.

Un altro fattore importante è che ogni misura è caratterizzata da un certo grado di incertezza. Quello che va confrontato, quindi, non è il valore puntuale della misura, ma la compatibilità degli intervalli di confidenza. Per esempio, consideriamo un caso in cui le misurazioni sono state prese nello stesso giorno: la misurazione del 21/10/14 per il pozzo di via IV Novembre. Per A2A i nitrati sono 43mg/l, mentre per l'ASL sono 47±5mg/l. Il valore puntuale è diverso, ma l'ASL ci informa che la sua misura è data con un'incertezza di 5mg/l, perciò il valore vero si colloca nell'intervallo di confidenza tra 42mg/l e 52mg/l. A questo punto il valore di A2A (di cui purtroppo non è fornita l'incertezza) è compatibile con quello dato dall'ASL.

Se si vanno a vedere le tre misure prese nello stesso giorno (21/10/14 via IV Novembre, 21/10/14 via Martiri e 23/6/14 via IV Novembre) i valori - seppure non identici - sono sempre compatibili, per cui non c'è una vera contraddizione tra le due misurazioni.

Se allarghiamo il confronto ai dati acquisiti in giorni vicini tra di loro, diciamo a meno di 10 giorni di distanza, le coppie di dati da confrontare sono 20, se non ho contato male. Di queste, 15 presentano una differenza di valori entro i 6mg/l, quindi compatibili con l'incertezza dichiarata dall'ASL, che possiamo supporre simile a quella di A2A.
I restanti 5 casi sono i seguenti:

  • pozzo di via IV Novembre: misura A2A 19/3/14: 41mg/l, misura ASL 17/3/14: 27mg/l;

  • pozzo di via Leopardi: misura A2A 19/3/14: 40mg/l, misura ASL 17/3/14: 27mg/l;

  • pozzo di via Martiri: misura A2A 22/4/14: 39mg/l, misura ASL 17/4/14: 30mg/l;

  • pozzo di via IV Novembre: misura A2A 21/5/14: 46mg/l, misura ASL 20/3/14: 27mg/l;

  • pozzo di via Martiri: misura A2A 21/5/14: 45mg/l, misura ASL 20/3/14: 34mg/l.


Si vede tutti questi casi di discrepanza macroscopica avvengono quando l'ASL fornisce misurazioni drasticamente inferiori a quelle di A2A, riportate anche dal Comune (contrariamente a quanto riportato nel post successivo di CivicaMente).

Possiamo quindi concludere che le misurazioni di A2A e dell'ASL sono quasi sempre compatibili, e quando non lo sono il dato fornito dal Comune è il peggiore dei due.

Ho poi fatto una piccola analisi interpolando i dati forniti dalle due fonti, in modo da avere dei dati confrontabili negli stessi giorni.
Il fatto di avere una scala temporale omogenea permette di stimare la qualità complessiva dell'acqua a Ospitaletto.
Infatti questa si può ottenere solamente unendo i contributi di tutti e tre i pozzi, e non solo valutando il singolo pozzo. Il pozzo di via Leopardi, infatti, pur presentando i picchi più alti di nitrati (il valore di 50 evidenziato da CivicaMente) fornisce meno della metà dell'acqua complessiva usata nel nostro acquedotto. Un valore anche fuori scala di un singolo pozzo, insomma, potrebbe essere compensato dalla migliore qualità degli altri pozzi.

Una volta uniformata la scala, ho calcolato la media dei nitrati pesata per il contributo di ogni pozzo all'acquedotto comunale (la portata media è descritta nel comunicato stampa di Comune e A2A). Laddove c'erano misure diverse ho scelto sempre la più alta.
Il risultato è una serie che si mantiene sempre al di sotto del valore di 50mg/l, con un minimo a 37.4mg/l e un massimo a 47.7mg/l.

Quindi, anche calcolando le misure peggiori, non sforiamo mai il limite, anche se il valore è stabilmente alto. Il nuovo pozzo potrà probabilmente aiutare, nel mentre io continuerò tranquillamente a bere l'acqua del rubinetto. Anche perché
non ci sono prove che i nitrati presenti nell'acqua potabile causino tumori,

ci informa l'AIRC.

lunedì 24 novembre 2014

Che bel derby!

Ieri sera ho assistito in TV al derby di basket Varese-Milano. Che partita!

Milano, naturalmente più forte, che gioca senza Gentile e Kleiza, con entrambi i play (Ragland e Meacham) con 4 falli dal per tutto il quarto periodo e con Samuels con 5 falli a 4' dalla fine.
Varese che sta sempre appiccicata, barcolla ma non molla, va persino sopra verso la fine. Si entra nell'ultimo minuto 97-97, poi Ragland spacca la partita con una tripla anche un po' fortunata.

Punteggio altissimo e non per colpa delle difese, ma dell'incredibile prestazione balistica di tutti i giocatori in campo. Nel terzo periodo nessuno ha sbagliato niente per 4'30'', e Varese ha sbagliato il primo tiro dopo oltre 7' (!). La palla entrava da tutte le parti: da 10 metri come da sotto con acrobazie spettacolari. Si sono viste schiacciate, stoppate, giochi a due, dai e vai ben eseguiti, gran bel basket divertente.

Arbitraggio un po' sopra le righe, ma per fortuna non decisivo nell'ultimo minuto.

Sulle squadre, più in generale, Milano vincerà il campionato per oggettiva superiorità, ma non vince facilmente come dovrebbe. Moss e Kleiza sono ormai oltre il picco di rendimento, in fase leggermente calante  (Moss è l'intelligenza cestistica fatta persona, ma ora sbaglia alcuni tiri da libero che una volta non avrebbe mai sbagliato), Brooks e Ragland sono giocatori prendere-o-lasciare, e sappiamo che Banchi "prende" volentieri questo stile di gioco, ma non giocano certo di squadra. Melli ieri mostruoso da 3, ma secondo me non trova equilibrio dentro-fuori: o tira sempre da 3 o fa il finto 5, come in nazionale, non riesce (ancora?) ad alternare i ruoli come in Nazionale.
Varese non giudicabile, questa partita è troppo a sè. Diawara è un grande, e si sapeva, gli altri fanno quello che possono. Ieri lo hanno fatto bene, ma si vedeva che erano oltre il loro limite.

mercoledì 19 novembre 2014

E se avesse (un po') ragione Salvini?

Mi è stato fatto notare questo articolo su Internazionale che affronta il tema dei soldi impiegati per l'accoglienza dei richiedenti asilo. Ne abbiamo anche in provincia di Brescia, e la storia dei "35 euro al giorno" ritorna spesso nelle polemiche romane e locali.
Ho sempre pensato che quella riguardante i 1000€ al mese fosse una sparata ad effetto dei populisti vari che affollano le piazze e soprattutto il web; ora si può fare qualche ragionamento con i dati forniti dall'articolo.

Sgomberiamo subito il campo da interpretazioni pericolose: la degna accoglienza dei richiedenti asilo è una necessità e un dovere di ogni Stato civile.

Detto questo, io ero convinto che la spesa indicata fosse dovuta all'assommarsi di molti elementi, anche complessi e costosi: l'assistenza sanitaria e legale, il maggior dispiego di forze dell'ordine e via dicendo.
Dall'articolo, invece, sembra che i famosi 35€ al giorno coprano solo le spese ordinarie, e non quelle speciali o straordinarie:
Questi soldi però, dai 35 ai 40 euro al giorno, non finiscono in tasca agli ospiti dei centri ma vengono dati alle cooperative, di cui i comuni si avvalgono per la gestione dell’accoglienza. E servono a coprire le spese per il vitto, l’alloggio, la pulizia dello stabile e la manutenzione. Una piccola quota copre anche i progetti di inserimento lavorativo.

Quindi, tolti dai 35-40€ i 2,50€ di piccole spese date ai singoli migranti e una piccola quota per l'inserimento lavorativo, restano almeno 30€ per l'accoglienza ordinaria.

A me sembrano tanti. Sono 912€ al mese per vitto e alloggio. La retta per il Convitto San Giorgio, in città, è di 440€ per la mezza pensione, ovvero 14,50€ circa al giorno da cui rimarrebbe fuori solo un pasto al giorno. Anche pranzando in trattoria a menù fisso si spende comunque meno di 30€ totali. Il Convitto Rosa Camuna di Edolo fa un servizio di pensione completa sulla base di 3900€ per i 200 giorni di scuola, ovvero 19,50€ al giorno.
Se poi facciamo il confronto con i prezzi degli ostelli, anche nelle grandi città si può dormire in camerate da 4-6 persone a 12-15€ a testa, e se ci si arrangia a farsi da mangiare la spesa non richiede più di 20-25€ a testa la settimana (si consideri che non ci sono spese per detersivi, manutenzione casa eccetera, a cui pensa l'organizzazione della struttura), per un prezzo al giorno di vitto e alloggio che non supererebbe i 20€.

Insomma, quello che spende lo Stato per ogni immigrato di vitto e alloggio è più di quello che spenderei io se dovessi organizzarmi una vacanza in economia, cosa che ho fatto tante volte, e sicuramente più di quello che spendono gli studenti fuori sede. E nella mia vacanza o nel soggiorno dello studente ci sono costi che lo Stato potrebbe ottimizzare (risparmiare l'IVA sulla spesa, per esempio) ed è comunque compreso anche il guadagno per la struttura ospitante.

Se si tratta quindi di sole spese vive per vitto e alloggio, quindi, 30€ sono tanti, e c'è il sospetto che qualcuno ci guadagni sopra. Ferma restando la necessità di ospitare, quindi, secondo me si potrebbe essere più efficienti. Peccato che gli unici articoli che si trovano in giro (tolta l'inchiesta di Repubblica che ho linkato, che non nega il business) siano molto di parte, da Il Giornale e Panorama a quelli della Lega e di Forza Nuova. Forse il tema non è politicamente corretto?
Naturalmente il discorso cambia se in questa quota c'è qualcosa che va oltre la pensione completa.

giovedì 13 novembre 2014

Quale criterio per valutare i politici?

E' un po' che mi frulla in testa un ragionamento su una deriva che secondo me ha preso la comunicazione politica almeno da Berlusconi in poi (e prima non c'ero...).
Vedo che Luca Sofri lo ha scritto molto meglio di me: è ormai routine che chi è al governo perda molti consensi fino a perdere - quasi di regola - le elezioni successive, apparentemente in maniera indipendente da ciò che riesce o non riesce a fare.
La sintesi estrema di tutto questo è il seguente percorso: un partito o coalizione vince le elezioni, governa, riesce a combinare molto meno di quello che ha promesso per vincere, la gente si arrabbia perché voleva addirittura molto più di quello che aveva promesso, e alle elezioni dopo vota gli altri. E così via: nei casi in cui l’opposizione sia particolarmente inetta possono volerci un paio di turni.

Perché succede questo?

sabato 8 novembre 2014

Quattro novembre

Ieri sera si sono chiuse le celebrazioni per il quattro novembre; qui la locandina con il programma proposto.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare: bisogna dire che l'amministrazione Sarnico ha fatto un bel salto di qualità nella celebrazione delle festività civili rispetto all'amministrazione Prandelli.
Per il vecchio sindaco queste feste erano più degli impicci che altro, e la commemorazione si limitava al corteo fino al monumento ai Caduti e al discorso del sindaco (o del vice).
Negli ultimi anni invece si nota uno sforzo per proporre qualcosa di diverso, di più articolato. Stavolta è stato l'incontro con i reduci, a cui non sono riuscito a partecipare, al 25 aprile ci fu il ricordo di Mario Boldini e la scelta di un oratore esterno.

Un plauso quindi all'amministrazione comunale per questa rinnovata attenzione.

martedì 4 novembre 2014

Sul caso Cucchi

Non ho seguito con molta attenzione il caso Cucchi, quindi non ho un parere definito sul merito della vicenda.
In mezzo a tutto il casino che è scoppiato dopo la sentenza di assoluzione, però, condivido alcune letture interessanti, che ci ricordano alcuni principi fondamentali.

Intanto, le sentenze si rispettano in ogni caso, e la presunzione di innocenza è un principio di civiltà sacrosanto. Meglio un presunto colpevole in libertà che un possibile innocente in galera.

Questa storia (è un pochino lungo, ma leggetelo, ne vale la pena) ci ricorda comunque che è meglio non generalizzare: non esiste "la polizia" o "i drogati", esistono i singoli poliziotti e i singoli tossicodipendenti.
Non generalizzare significa anche non avere opinioni per partito preso (il tifo: ACAB e va dicendo) ma perseguire la verità in ogni singolo caso.

E i casi che evidenziano dei problemi devono portarci a riconsiderare le regole, se necessario. Perché in futuro non si ripetano. Un ragazzo è morto in circostanze poco chiare in strutture pubbliche? Si lavori perché in futuro questo non si ripeta, e se malauguratamente si dovesse ripetere si lavori affinché sia possibile individuare il colpevole. Si aumentino le garanzie per tutti: niente poliziotti o medici "cattivi" impuniti e niente poliziotti o medici innocenti che rischiano (e fino al terzo grado ce ne sono, che ancora rischiano) la galera.

sabato 1 novembre 2014

Sempre sui Pilomat

Ho finalmente visto il progetto della piazza. La riqualificazione consta, a livello esteriore, di tre punti: il prolungamento della pavimentazione fino a vicolo Maggiore, i dissuasori laddove ora c'è la transenna e l'eliminazione dei parcheggi di fronte alla Chiesa.

Secondo me l'attenzione si è concentrata troppo sui Pilomat, che configurano una chiusura al traffico parziale (solo la domenica mattina?), mentre non si parla abbastanza della cancellazione dei parcheggi. Questa infatti sarebbe definitiva, e credo che il dimezzamento permanente dei posti auto in piazza sia ancora più dannoso per le attività che la chiusura parziale del traffico.

E' vero che esteticamente le auto parcheggiate lì sono proprio in mezzo alla piazza e "rompono" l'unità spaziale della stessa, ma è anche vero che - come dicevo l'altra volta - non è piazza San Marco: l'estetica può cedere qualcosa alla praticità.
Un problema più grosso è la pista ciclabile, che oggi in effetti è interrotta tra via Ghidoni e via Brescia. Questa andrebbe - secondo me - disegnata oltre i parcheggi, lato piazza, ma c'è il problema dei gazebo della Lollipop. Comunque una soluzione si può trovare.

Mi sembra che la soluzione prospettata sia troppo drastica: si possono trovare anche soluzioni intermedie. Mi è stato fatto notare che per quei parcheggi vige già un divieto di sosta nei giorni festivi, che non è mai rispettato. Già se fosse rispettata quella prescrizione avremmo la piazza sgombra durante la Messa. Si potrebbe agire poi sull'orario del divieto, magari consentendo il parcheggio solo in orario lavorativo; in questo modo potremmo tenere viva anche la possibilità di avere dei posti auto.