lunedì 30 settembre 2013

La fiducia e il vincolo di mandato

E così Letta andrà in cerca di voti per la fiducia al suo governo. Sono in molti ad augurarsi che ci sia un drappello di parlamentari responsabili che lascino Berlusconi al suo destino e sostengano il governo almeno fino a primavera.

"Responsabili" era anche il famoso gruppo di Scilipoti, Calearo, Razzi e compagnia cantante, che tre anni fa salvarono Berlusconi ai tempi della fronda finiana.

Nella pubblica percezione, però, i due casi sono molto diversi: il primo potrebbe essere valutato positivamente, o comunque come accettabile, mentre il secondo ha dato adito a riprovazione morale condita da grandi prese in giro.

Questa libertà del parlamentare di votare secondo coscienza (primo caso) o cambiare casacca (secondo caso) è garantita dall'Articolo 67 della Costituzione, che stabilisce l'assenza del vincolo di mandato, articolo sul quale in molti hanno espresso (o pensato) delle riserve in occasione dei suoi utilizzi più spudorati.

sabato 28 settembre 2013

Che mortorio...

La presenza nel web di Ospitaletto vive di fasi altalenanti.

Per quanto riguarda l'ambito socio-politico, ora siamo nella fase morta: nell'ultimo anno hanno chiuso il blog Ospitaletto Mio, il blog di Giulio Incontro, il sito Ospitaletto.me, il dominio www.ospitalettopdl.it e quello www.centrodestraperospitaletto.it. E' ancora attivo il dominio http://ospitalettopdl.wordpress.com, ma non è aggiornato dal 2012.

Chissà a cosa è dovuta la chiusura di entrambe le pagine ufficiali del centrodestra, se alle riorganizzazioni interne, se ad una mancanza di gestori dei siti, se a ragioni più politiche.

Più "naturale" la chiusura delle pagine collegate alle liste elettorali (www.insiemeperospitaletto.it e www.ospitalettoprimaditutto.it).

Ma anche molti dei blog superstiti (che trovate nei link di queste pagine) non brillano per attività: il blog di CivicaMente è fermo ad aprile, quello della Lega va appena un po' meglio, con l'ultimo post datato metà luglio.

La sopraggiunta assenza dalla rete del centrodestra va a pareggiare quella del centrosinistra, a cui non fa riferimento alcun sito: quello del PD di Ospitaletto è stato evidentemente creato e subito abbandonato, mentre l'About Ospitaletto di Massimo Reboldi è in letargo da anni. A sinistra l'unico frequentatore assiduo della rete è Baratto, con il suo Sinistra a Ospitaletto.

Anche il "papà" di tutti i blog ospitalettesi, Ospitaletto.org, se si mantiene gagliardo per numero di pubblicazioni, ha però visto scemare il numero di commenti, ridotti ormai ai soliti tre o quattro che battibeccano tra loro.

Chissà perché questo calo. Forse tutti si sono trasferiti sui social network, che io non frequento. Oppure è solo un momento fisiolgico. O ancora l'allontanarsi delle elezioni ha fatto scadere l'interesse.

Comunque se mi fosse sfuggito qualcosa sul nostro paese fatemelo sapere, trovo sempre interessante guardarmi in giro.

P.S. Ricercando su Google ho trovato poi link a blog non socio-politici, che quindi di solito esulano dal panorama di queste pagine: il blog dell'Ospitaletto Basket è congelato al 2011, mentre quello del Gruppo di Acquisto Solidale va a pieno regime, così come quello della Banda e l'aggregatore commerciale Ospitalettonline.
La Parrocchia, infine, è ferma a parecchio tempo fa, però c'è questa novità sul corso biblico di don Pierino, curiosamente ospitato su una piattaforma separata.

lunedì 23 settembre 2013

Il marchese di Forlimpopoli

Fin da quando è entrato in carica il governo Letta mi sono stupito della sua capacità di spesa.

Niente di epocale, per carità, ma molti piccoli interventi, molti provvedimenti di rifinanziamento (missioni estere, cassa integrazione), moltissimi rinvii (prima rata Imu, aumento Iva, ora la nuova Imu), nessuno dei quali a costo zero.

Mi ero chiesto come facessero, da dove venissero i soldi. Avevo due ipotesi: che stessero spendendo l'avanzo lasciato da Monti e dal suo rigore, approfittando anche del calo dei rendimenti dei titoli di stato, oppure che essendo un governo politico e non tecnico avessero più accesso ad alcune leve da toccare e ritoccare su cui Monti non aveva "presa".

Ora Saccomanni ci informa che questi si sono giocati tutto quel che c'era in cassa.
Massima solidarietà al ministro, che si trova ad avere a che fare con gente come Epifani e Fassina, ma soprattutto Brunetta e Alfano. Gente che ciancia di abolizioni di tasse, di aumenti congelati, di coperture immaginifiche (consistenti praticamente tutte in spostamenti di soldi da un capitolo all'altro, con le perle degli anticipi a questi mesi di introiti incerti come quelli di dismissioni immobiliari o azionarie).

Nessuno che dica una parola di verità, che il rigore è ancora necessario, non era una fisima di Monti, perché decenni di spesa a debito non si cancellano con un anno di lacrime e sangue.

Letta ormai mi ricorda il Marchese di Forlimpopoli, il nobile ormai spiantato de La Locandiera che pretendeva di andare in giro a millantare credito in forza del suo nome, del suo titolo ("noi abbiamo la credibilità!"). Intanto il deficit è cresciuto oltre il 3%, e Letta ci spiega che non è che si sono mangiati tutto e hanno speso di più, noooo, è colpa dell'instabilità. E l'Europa se ne farà molto della credibilità di chi non mantiene i patti.

Però in fondo tutto questo ce lo meritiamo, con il 55% degli elettori che hanno votato per il populismo di Berlusconi e Grillo a febbraio.

Eurobasket 2013: comunque bene l'Italia

A quattro punti dal quarto posto. Vincendo il quarto di finale con la Lituania, perso con una partita sottotono soprattutto di Aradori, ci sarebbe stata la semifinale con la Croazia, che ci aveva già battuti. L'Italia ha dimostrato nelle successive partite di classificazione di essere arrivata in debito d'ossigeno, quindi avrebbe avuto comunque poche speranze di medaglia.

Nel quarto di finale mi ha impressionato Belinelli, che ha visto nel primo quarto che da 3 non era aria e si è dedicato ad altro (portar palla e segnare in penetrazione, tra l'altro con falcate degne di un triplista). Due anni fa avrebbe continuato a spadellare dall'arco.

Quanto ai Mondiali sfuggiti, poco male, anzi spero che non ci sia la wild card. Un po' perché non apprezzo il concetto di wild card, un po' perché preferirei lasciare un'estate di riposo ai nostri NBA per averli freschi nel 2015 (non qualificarsi all'Europeo è veramente difficile, con 24 partecipanti) quando ci si qualificherà per le Olimpiadi di Rio, molto più importanti dei Mondiali.
Giocare anche l'estate prossima vorrebbe dire chiedere ai nostri "americani" tre stagioni di fila di disponibilità (quattro per Belinelli e Datome), cosa che i club NBA faticano a concedere.

 

venerdì 20 settembre 2013

giovedì 19 settembre 2013

Poco da aggiungere.

Non lo so se quanto segue sia populismo. Non mi sembra, ma correrò il rischio.

Quanto scrive Gramellini sull'intromissione dei partiti nelle nomine nelle società pubbliche è una potente verità: che ci faceva una laureata in filosofia alla guida di una grande società d'ingegneria?

Quel che non so è se sia possibile sottrarre davvero queste nomine ai partiti. Non riesco a inventare un modo. Il controllo di una società pubblica non può che fare capo - per definizione - all'autorità pubblica, quindi all'autorità politica.
Tutte le soluzioni che mi vengono in mente avrebbero come presupposto il fatto di essere aggirabili in qualche modo dai partiti, ovvero - detto in altro modo - sarebbero fondate sulla buona fede dei partiti stessi nel non aggirarle.

Non so se in Italia potrei dare per affidabile questa buona fede: temo di no. Non perché ontologicamente "siamo italiani", ma per un semplice discorso statistico sull'occorrenza di casi di nomine pilotate: una presa d'atto di un dato di fatto.

A questo punto mi risulta difficile non pensare che la soluzione più sicura sarebbe privatizzare. Conosco tutte le obiezioni al riguardo, sul costo sociale e sul fatto che le privatizzazioni "all'italiana" non mettono al riparo dal familismo e dalla politica.
Però credo che comunque le intromissioni dei partiti sarebbero meno dirette, meno automatiche, meno facili. Almeno facciamoli penare un po'...

domenica 15 settembre 2013

Eurobasket 2013 - Il punto


  • L'Italia è nelle prime 8. Mai l'avrei detto prima dell'inizio.

  • Domani conviene perdere con la Spagna: se si arriva quarti si gioca con la Serbia il 18 e l'eventuale semifinale il 20, con un giorno di riposo. Se si arriva terzi si prende la Lituania il 19, sempre con semifinale il 20 (cioè senza riposo in mezzo). In ogni caso, sia per avversario che per calendario, preferisco la prima opzione.

  • Spero che la Grecia batta la Croazia: in quel caso la Spagna avrebbe bisogno di una vittoria con l'Italia. Se la Grecia perdesse, e quindi la Spagna fosse già qualificata al momento di incontrarci, potrebbe fare gli stessi conti che ho fatto io sopra, e ne potrebbe uscire una partitaccia a ciapanò.

  • La formula è troppo lunga...

martedì 10 settembre 2013

Sanatorie di mezza estate

Lo so che sono clamorosamente in ritardo, ma a suo tempo - una volta rientrato da Roma - avevo notato questa notizia sui precari della pubblica amministrazione.

Al netto di tante belle parole, mi pare ci sia un po' il puzzo di una nuova infornata di statali: ai precari viene garantito un percorso preferenziale per l'assunzione, e non si parla di coprire il turn over pensionistico, ma proprio di concorsi ad hoc.

A me sembra che se uno firma un contratto a tempo determinato dovrebbe sapere che il contratto è per sua natura a termine. Non mi pare che in altri settori (leggi: nel privato) un contratto a termine offra qualche diritto ad assunzioni una volta terminato il rapporto lavorativo.

Oggi mi capita sott'occhio questa lettera, che condivido in pieno.

Mi fa piacere che in Parlamento ci sia gente per cui una sanatoria è una cosa perniciosa ed inaccettabile, per quanto foriera dei voti di una categoria protetta.
D'altra parte, il fatto che nessuno abbia alzato un dito a questo riguardo e che (per quel che ne so) solo Scelta Civica abbia fatto notare l'incongruenza con i proclami di comportamenti virtuosi e di svolte morali mi deprime abbastanza.

La proposta viene dal ministro D'Alia, esponente dell'Udc, partito a forte trazione pubblicoimpiegatizia: era proprio il caso di affidargli il ministero della Pubblica Amministrazione? E, caro Monti, era proprio il caso di allearsi con Casini?

domenica 8 settembre 2013

Eurobasket 2013: che Italia!

Che partita con la Grecia! Non mi emozionavo così da Italia-Lituania del 2004.

Non si è vinto nulla, ma l'abbrivio ormai assomiglia a quello di Eurobasket 1997, con il filotto di vittorie iniziali a fomentare l'entusiasmo. La vittoria con la Grecia è quello che nel 1997 fu la vittoria con la Jugoslavia, che poi ritrovammo in finale: battere una squadra più forte crea autostima. Ora nel secondo girone incontreremo la Spagna, che però ha già perso una volta e difficilmente lo rifarà...

Comunque la gara decisiva saranno i quarti, non tanto il secondo girone a cui si arriva con tanti punti e che elimina solo due squadre. L'avversaria dovrebbe essere una tra Serbia, Lituania, Francia o Ucraina. Diciamo che voterei per Serbia o Ucraina.

Che giocatore è Alessandro Gentile! Il suo mi ricorda l'Europeo 1999 di Andrea Meneghin, cioè uno spartiacque: "dopo" non si parlerà più di Alessandro come del figlio di Nando, come dopo quell'Europeo non si parlò più di Andrea come figlio di Dino.

mercoledì 4 settembre 2013

Eurobasket 2013: Italia-Russia

Ma che bella partita!

Che Belinelli, mai così positivo dal 2006 in Nazionale. Che Cusin! 9 rimbalzi, palle stoppate, sporcate, deviate, recuperate, solo un fallo fino al convulso finale. Il marcantonio grande e grosso là sotto serve proprio: ieri sembrava Shaq. Che Datome! Senza aggettivi. La tripla dal palleggio nel momento di difficoltà del quarto periodo lo certifica leader.

Aradori mi è piaciuto meno, ma anch'egli positivo. Gentile no comment, ma ha sempre fatto 8 punti. Diener mi è parso impalpabile.

Problemi in prospettiva: giochiamo in cinque contati, la panchina è veramente povera. Facciamo fatica a far fare fallo agli avversari. Non sempre il tiro entrerà come ieri (anche se alla fine le percentuali non erano irripetibili). Dobbiamo migliorare contro la press.

Ciò non toglie che in un Europeo dove l'equilibrio regna sempre più sovrano ce la possiamo giocare con tutti, escluse forse Spagna e Grecia. Già oggi sotto con la Turchia, esame più probante della Russia di ieri, inguardabile per 35'.

lunedì 2 settembre 2013

Siria e dintorni

Sulla situazione in Siria faccio fatica a prendere una posizione.

Da una parte, quando due si picchiano, dopo un po' che gli dici di smetterla, è normale e anche opportuno che qualcuno si metta in mezzo e li separi fisicamente.

Dall'altra parte, questa non è una rissa: è una guerra civile. Non è nemmeno paragonabile al Kosovo, in cui c'era una parte aggredita e uno Stato aggressore. Qui è più come in Somalia, nel 1993 (e purtroppo anche oggi), con fazioni, bande, civili, terroristi che si mischiano in un caos completo. E sappiamo come andò a finire l'operazione Restore Hope in Somalia: male.

E' anche vero che proprio la Somalia ci mostra che fine potrebbe fare la Siria se li si lascia fare, come stiamo facendo da vent'anni esatti nel Corno d'Africa.

Per non parlare degli incomprensibili tentennamenti americani, con un Kerry che fa la faccia dura, un congresso che frena e un Nobel per la pace in mezzo.