domenica 29 maggio 2016

Gran Giro d'Italia!

E' appena finito il Giro. E che Giro! Divertente, incerto e combattuto.

Alla fine ha vinto il corridore migliore, per esperienza, gestione di squadra e attributi. Nibali è veramente un signor campione: non al livello di Contador, forse nemmeno di Quintana e Froome, ma avanti a loro per coraggio, fantasia e attributi. Quello che ha fatto nelle ultime 48 ore è stato fantastico.

Il corridore migliore per la gamba era certamente Kruijswijk: l'olandesone non ha vinto il Giro per un errore suo e per sfortuna (non tutti gli errori si pagano sempre allo stesso modo). A me era piaciuto molto già lo scorso anno, e tifavo sinceramente per lui. L'assenza totale di squadra non ha aiutato per nulla: non avrebbe vinto, ma se dopo l'Agnello avesse avuto un compagno ad aiutarlo staremmo parlando di podio.
Gli auguro di avere altre occasioni, ma ho paura che una così per vincere non gli ricapiterà più. Potrà fare altre top 5, magari altri podi, ma aveva la gamba della vita. La sua corsa è il Giro: al Tour temo che avrà sempre troppa concorrenza, la Vuelta la vedo meno adatta alle sue caratteristiche. Comunqie continuerò a tifarlo.

Chaves è un bellissimo personaggio, ma in sella mi ha fatto meno impressione degli altri. Forse ha raggiunto il picco di forma nel fine settimana scorso. Vedremo il futuro: potrà far bene senz'altro, ma secondo me non è un crac a livello di Quintana o Nibali. Più un Purito Rodriguez, così a occhio. Potrà raccogliere podi in altri grandi giri in cui la concorrenza non sia eccessivamente competitiva.

Valverde è un campione fenomenale. Un corridore con quello spunto veloce a 36 anni, e che resiste così bene in montagna! E che corre per vincere da febbraio a ottobre (altro che la superspecializzazione dei ciclisti moderni)! Sono felicissimo che sia arrivato a podio. Certo, forse ci voleva un podio a quattro.

Jungels ha fatto vedere cose egregie: un passista fortissimo che si difende in salita, un tipo di corridore da corse a tappe come non se ne vedevano dai tempi di Zulle. Lui è giovane e può crescere ancora, ma certo è più un uomo da corse a tappe che da classiche.

Mi spiace per la maledizione di Nizzolo, ma Arndt ha fatto un bellissimo Giro, in cui si è reso utile per la squadra e si è fatto vedere persino in montagna.

Ulissi ha avuto una tenuta nei tapponi che mai mi sarei aspettato. A Andalo e Risoul ha fatto i bambini coi baffi. Non arriverà mai a una top 10, secondo me, ma potrebbe - con una sturttura favorevole del percorso - arrivare a tenere la maglia rosa per qualche tempo. Comunque sembra fortissimo, passa dalle volate alle salite come un Valverde in miniatura. Aspetto di vederlo al Tour.

Uran non l'ho capito: sarà stata la bronchite? Ieri era fortissimo, e alla fine è arrivato settimo, una bella posizione per uno che è costantemente stato deludente. Fino a ieri pensavo che si fosse giocato l'ultima chance di fare classifica da capitano, ma forse un'altra possibilità ce l'avrà.

Pozzovivo avrà preso atto che ormai la china discendente è iniziata, e che forse è il caso di puntare alle tappe o riciclarsi come gregario.

Cunego ci ha provato, a cambiare approccio, ma la maglia blu è sfumata all'ultima tappa. Però non si può pensare di puntare a quel traguardo e sparire sulle due tappe più ricche di punti: purtroppo anche Damiano ha dimostrato di essere un ex-grande corridore.

Il percorso è stato magnifico. Forse tutte quelle tappe oltre i 2000m sono un rischio, ma è andata bene. Per il resto, tappe per velocisti ma con finali non banali, tappe mosse, tappe adatte a trappoloni... bellissimo. Anche se poi il percorso lo fanno anche i corridori.
L'ideale sarebbe stato un Giro come questo con i tifosi olandesi...

mercoledì 25 maggio 2016

La bicicletta verde

L'altra sera ho visto su Iris il film La bicicletta verde.
Lo consiglio. Secondo me ci sono molti parallelismi con Storia di una ladra di libri, di cui ho già parlato: ci sono due ragazzini (la protagonista e il suo giovane amico innamorato) la cui piccola storia si innesta su uno sfondo storico fatto di un ambiente non facile, né per loro né in generale.
Dà i brividi pensare che mentre Storia di una ladra di libri è un film ambientato negli anni '30, La bicicletta verde è un film ambientato nell'Arabia contemporanea.
Però pensavo che fosse stato girato in un Paese diverso, invece scopro che è stato girato a Riyad. Speriamo che l'abbiano anche lasciato proiettare...

lunedì 16 maggio 2016

Il capitale umano

La scorsa settimana ho visto su Raitre il film Il capitale umano, pluripremiato in occasione dei David di Donatello e molto apprezzato.
Non l'ho trovato un capolavoro come ho sentito dire. Un bel film, costruito con abile e apprezzabile mestiere nella sceneggiatura, ma anche con qualche pecca. Secondo me è un bel thriller, che mantiene la curiosità fino alla fine per la parte diciamo "gialla" della storia.

venerdì 13 maggio 2016

Propaganda referendaria

Ieri sera ho visto (un po' di) Renzi da Vespa.
Riguardo al referendum costituzionale mi è piaciuto assai più lui dell'interlocutore De Bortoli. Mi sembra che chi insiste sulla personalizzazione del referendum siano più i giornalisti che Renzi stesso, che ha risposto nel merito dell'argomento. Non ha aggiunto nulla di nuovo, e non ha cambiato la mia impressione, ma è stato sul pezzo, non ha preso in giro i "professoroni" o i "professionisti del no" come gli è capitato di fare in altre occasioni. Insomma, è stato abbastanza rispettoso. Un paio di volte gli è scappato lo slogan sulle poltrone e su quelli attaccati allo stipendio, ma tutto sommato si è comportato bene.
Quasi mi pare che il problema non sia tanto Renzi, quanto i renziani (basta leggere l'Unità), che distorcono il dibattito con argomentazioni sbagliate.

domenica 8 maggio 2016

Giro d'Italia in Olanda

Ho appena finito di vedere la terza tappa del Giro.
Sportivamente questo weekend olandese non è stato molto significativo: 10km di crono (poca cosa) e due piattoni.
Però, che pubblico! Al cavalcavia GPM di oggi sembrava di essere sulle Alpi.
E che storie, per gli olandesi: Dumoulin in rosa per un centesimo, e oggi Tjallingii che centra l'unico obiettivo raggiungibile nei tre giorni a casa sua, la maglia azzurra, e porta sul podio i suoi due figli biondissimi come due olandesi da cartolina davanti a una folla che lo osannava nemmeno avesse vinto il Mondiale.
Non ci avevo mai pensato, ma se non si è italiani, francesi o spagnoli non c'è la possibilità di avere un Grande Giro in casa, con annesse "visite parenti" eccetera.
Belle storie di sport.

lunedì 2 maggio 2016

Back in action

Ok, dovrei avere finito di importare tutto... dovrei essere pronto a riprendere l'attività.
Vediamo se funziona...