venerdì 31 dicembre 2021

Tecnopopulismo

Segnalo questo articolo (in inglese) sul "tecnopopulismo".

Trovo molto interessante la riflessione: la tecnocrazia (che, ricordo, sia papa Francesco che papa Benedetto hanno descritto in termini critici) condivide con il populismo l'idea che ci sia un solo modo giusto di fare le cose.

Per il populista, chi non è d'accordo è "contro il popolo".
Per la tecnocrazia, chi non è d'accordo è un ignorante bifolco.
Spesso, sia il populista Salvini che il tecnico Draghi ammantano le decisioni come semplice "buon senso".

Invece c'è sempre un'alternativa, magari anche meno sensata o utile, le scelte obbligate - che pure esistono - sono poche. E quando le scelte non sono obbligate, c'è sempre una componente politica.

Inoltre sia il populista che il tecnico si caratterizzano come "né di destra né di sinistra", dal M5S a Monti che "saliva" in politica, usando l'altro asse spaziale.

Anche Macron condivide alcuni aspetti di questo "tecnopopulismo", con le dovute differenze: Macron come Draghi è espressione dell'élite finanziaria, ma lui è passato da un'elezione, pur con il particolare sistema francese.
In Italia invece Draghi è l'ultimo figlio di partiti debolissimi (ma diciamo pure di una politica debolissima).

giovedì 30 dicembre 2021

Il long covid civico

Ora siamo a questo punto: super green pass (cioè quello senza tamponi) per quasi tutto, compresi i mezzi pubblici e alcune attività all'aperto; green pass normale per il lavoro; vaccinati a quattro mesi che saltano la quarantena; ma il certificato verde ne dura sei, di mesi (dopo vari balletti di durate, 9, poi 12 quando già si sapeva che l'immunità calava, poi di nuovo 9, ora 6 ma si sa che l'immunità almeno delle prime due dosi è praticamente nulla per il contagio da Omicron).

Ancora nessuna misura specifica per gli anziani, che sono 2/3 degli ospedalizzati e 3/4 delle terapie intensive. In compenso avremo un sacco di quattordicenni vaccinati per poter prendere il bus scolastico.

D'altra parte il governo si è "innamorato" del green pass, e ora non può recedere da questo strumento pena la sconfitta politica contro i "no vax".

Sconteremo a lungo, a livello di senso civico, i pasticci compiuti in questi due anni.

domenica 26 dicembre 2021

Natale, il bene nascosto

E' nato, anche quest'anno.

Per qualche tempo, non si sa quanto (qualche ora, duemila anni fa; due settimane, oggi), fino all'arrivo dei Magi, il bene più grande (ci è stato dato un figlio, Is 9,5) resta nascosto. E così ancora per trent'anni.

Anche oggi, il bene che sostiene il mondo è in massima parte nascosto.

Il bene dei genitori che crescono i figli, gratuitamente.
Il bene dei figli che assistono i genitori anziani, gratuitamente.
Il bene gratuito che si fa ma non si sa. La foresta che cresce.

Mi è capitato di entrare in contatto, di sfiorare un po' di questo bene.

E' veramente questo che sostiene il mondo.

Buon Natale, buona festa della Santa Famiglia.

martedì 21 dicembre 2021

Un'altra cosa

Qualche giorno fa è arrivata la notizia che il certificato verde sarà sospeso a chi risulta positivo al Covid.

Lì per lì mi sono stupito che non fosse già così. Dovrebbe essere ovvio, no? Se sei malato non puoi avere l'autorizzazione a girare.

Però, leggiucchiando qua e là, mi sono accorto che non è così ovvio.

Intanto, un positivo già prima di questo provvedimento, di legge, era tenuto all'isolamento. Questo provvedimento serve solo nel caso che voglia "barare", e per questo - fatti salvi i dubbi tecnici sulla tempestività di revoca e riattivazione - il provvedimento è senz'altro utile.

Però è un altro passo nella direzione della metamorfosi del green pass.

Nato come strumento europeo per garantire una maggiore libertà di circolazione, è presto diventato qualcos'altro. E' diventato uno strumento di politica vaccinale, per spingere le vaccinazioni; e uno strumento per restringere l'accesso a certi servizi.

Ora si certifica che il green pass è inteso come una specie di "certificato di buona e robusta costituzione", un certificato di sanità, di non pericolosità. Assunzioni, queste, piuttosto peregrine alla luce del calo di immunità dato dall'invecchiamento dei vaccini (ricordiamo che il pass vale per ora ancora nove mesi, troppi in rapporto all'efficacia vaccinale) e dal fatto che comunque anche i vaccinati possono ammalarsi, contagiare e finire in ospedale, seppure molto meno che i non vaccinati - staremo poi a vedere cosa succederà quando arriverà la variante omicron.

Fino a ieri il certificato verde era una certificazione di cose avvenute in passato, non dello stato attuale. Ti fai un vaccino, ti arriva un certificato.
Ora, anche se la condizione di accesso al green pass è sempre la stessa (farsi il vaccino), il green pass va e viene.

E' decisamente diventato un'altra cosa.

lunedì 13 dicembre 2021

Il principe d'Egitto

Sabato mi è capitato di vedere Il principe d'Egitto, il cartone animato.
Non l'avevo mai visto prima.

E niente, wow!

Da non credere che sia del secolo scorso. Che roba!
E' bellissimo come vengono rese le situazioni più scabrose, come la morte dei primogeniti.
La parte del sogno in stile egizio è altrettanto bella.
Ma pure gli "effetti speciali" sono fantastici, per essere del 1998.

Non mi sembra un film prettamente per bambini, molte parti sono ombrose, spesso la luce proviene volontariamente dalle spalle dei protagonisti.
E che colonna sonora!

Non so se oggi sarebbe prodotto, un film con tale connotazione fortemente religiosa. Forse non sarebbe politicamente corretto. Non so se una canzone come When you believe vincerebbe l'Oscar.

Ma, al di là di tutto, wow!

mercoledì 1 dicembre 2021

Messi, ancora

Per il Pallone d'Oro, intendo.

Il settimo, il secondo meno meritato, dopo quello del 2010 (scandaloso che non sia andato a Iniesta, marcatore in finale mondiale vinta e simbolo di una Spagna epocale)

Si dice: "eh, ha vinto la Copa America".
Intanto non mi pare che la Copa America sia mai stata decisiva per l'assegnazione (chi si ricorda le edizioni consecutive vinte dal Cile?), ma più in generale nella storia del Pallone d'Oro non si premia la squadra, se non ai Mondiali.

Anche perché una volta l'Europeo era una cosa ben più piccola di adesso, la Coppa dei Campioni era una cosa grande ma non come la Champions (se non altro perché con una squadra per Paese certi anni si aveva la sensazione che le squadre più forti non fossero in Coppa Campioni), l'unica vittoria che veramente spostava la valutazione era il Mondiale ogni 4 anni. E solo vincerlo, non arrivare in finale (citofonare Baggio 1994).

Infatti tutti i vincitori del premio negli anni in cui un'europea ha vinto il Mondiale erano i giocatori simbolo di quella squadra, compresi premi discutibili come Rossi 1982 (che non aveva giocato mezza stagione) e Cannavaro 2006. Unica eccezione il 1974, quando Cruijff fu premiato per un'incollatura sopra Beckenbauer campione d'Europa di club e del mondo, ma si sa, il Kaiser era un difensore e quell'Olanda era speciale.
Questa tradizione si è rotta nel già citato 2010, quando il Pallone d'Oro ha inziato la sua china mediatica di appiattimento sul duo delle meraviglie CR7-Messi.

Al Pallone d'Oro mancano quelli che una volta erano gli anni dei mondiali vinti dalle sudamericane, in cui ci si trovava spiazzati e saltavano fuori nomi un po' a sorpresa, Keegan, Belanov, Masopust, Stoichkov (che comunque era il capocannoniere dei Mondiali, e con la Bulgaria, non con l'Italia... premio per me meritato).

Nel basket di fronte a un giocatore chiaramente più forte (Michael Jordan) a un certo punto si decise di dare per "scontato" che il migliore era lui, ma premiare come MVP altri autori di stagioni notevoli (Barkley, Malone).
Nel calcio, con un decennio in cui i giocatori più forti sono stati indiscutibilmente due, invece di diversificare come in NBA si sono premiati sempre loro.
Creando un'immagine che si autoperpetua.

Se anche negli anni in cui non c'è un vincitore evidente (tipo questo 2021) invece di sparigliare come storicamente succedeva si premia la fama, allora il premio ne perde.
Comunque è un premio che serve solo a far discutere i tifosi, e ci riesce benissimo :-)