giovedì 28 giugno 2012

Pubblicità progresso

Avvisate la Lega che agli Europei non si gioca la finale 3°-4° posto, quindi non si possono trasmettere "le finali" e sabato sera  non c'è nessuna partita.

Spero che non abbiano pagato troppo sovrapprezzo per il maxischermo... comunque possono sempre mandare in onda le repliche di Crozza su La7d!

mercoledì 27 giugno 2012

Italia-Germania

Italia-Germania 4-3, 1970
Italia: Albertosi, Burgnich, Facchetti, Bertini, Rosato (91' Poletti), Cera, Domenghini, Mazzola (46' Rivera), Boninsegna, De Sisti, Riva.
Germania: Maier, Vogts, Patzke (65' Held), Schnellinger, Schultz, Beckenbauer, Grabowoski, Overath, Seeler, Müller, Löhr (51' Libuda).

Italia-Germania 3-1, 1982
Italia: Zoff, Bergomi, Cabrini, Gentile, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Oriali, Graziani (7' Altobelli, 89' Causio).
Germania: Schumacher, Kaltz, Forster, Stielike, Briegel, Forster, Dremmler (63' Hrubesch), Breitner, Rummenigge (70' Mueller), Littbarski, Fischer.

Italia-Germania 2-0, 2006
Italia: Buffon, Zambrotta, Cannavaro, Materazzi, Grosso, Gattuso, Pirlo, Camoranesi (91' Iaquinta), Totti (61' De Rossi), Perrotta (103'Del Piero), Toni (74' Gilardino).
Germania: Lehmann, Friedrich, Lahm, Mertesacker, Metzelder, Ballack, Borowski (73' Schweinsteiger), Kehl, Schneider (83' Odonkor), Klose (111' Neuville), Podolski.

In attesa della semifinale, secondo me la Germania oggi è più forte che nel 2006 (Ozil, Muller, più esperienza) e anche che nel 1982 (squadra quadrata, nel 1982, ma secondo me con più quantità che qualità, più il talento abbacinante di Kalle Rummenigge), mentre cede il passo alla Germania 1970 (Beckenbauer e Gerd Muller stanno in un Top 11 di tutti i tempi, e non solo tedesco).

l'Italia di oggi è la più debole delle quattro. Le uniche stelle che abbiamo sono Buffon e Pirlo, che hanno quattro anni in più che nel 2006. La difesa è forte, ma niente a che vedere con Cannavaro e Materazzi in missione per conto di Dio, o con Scirea-Gentile-Cabrini (una delle più forti di sempre in Italia). Forse più vicini a Burgnich, Cera e Facchetti, ma Bonucci e Barzagli devono mangiarne di minestra ancora.
Il centrocampo oggi è fortissimo, più che nel 2006, se fresco e al completo se la gioca con Mazzola-De Sisti-Rivera, ma i supplementari di domenica e la condizione di De Rossi sono un'incognita. Il centrocampo del 1982 era più debole, ma aveva un Conti miglior giocatore del mondo secondo Pelé.
Stendiamo un velo pietoso sull'attacco: delle altre tre nazionali non si sa chi scegliere per qualità e quantità (forse andrei ancora con il 1970, Riva, Rivera, Boninsegna). Oggi non si sa chi scegliere nella mediocrità generale.

Quindi secondo me tra questi precedenti è la partita con l'Italia più debole e una delle Germanie più forti, a cui manca solo la stella di prima grandezza. E questo può voler dire tanto... Io comunque ci credo. Vedremo domani sera.
Per caricarsi consiglio questo pezzo di ironico sciovinismo.

venerdì 22 giugno 2012

Ospitaletto commissariato: a chi cale?

Negli ultimi sei mesi ci siamo trovati di fronte a un profluvio di commenti sulle vicende politiche locali e sul commissariamento del nostro Comune . Questo mio blog e gli altri siti che trattano, direttamente o marginalmente, di Ospitaletto non hanno mancato di aggiungere carne al fuoco del dibattito. Sul blog più seguito, Ospitaletto.org, i commenti si sono sprecati, anche con insinuazioni e ripicche salaci. I fogli di partito locali non hanno mancato di fare capolino nelle cassette postali.
Tante persone che conosco si sono interessate, informate, espresse, più in generale fatte un'opinione anche nelle chiacchiere in giro per il paese.

Nel contempo, però, ci sono anche tante persone che più o meno non si sono nemmeno accorte di quel che sta succedendo. Sul treno incontro a volte una persona che mi chiede, all'incirca una volta al mese, di farle il riassunto dell'accaduto, e ogni volta mi stupisco di quanto poco ne sappia.

E mi chiedo: quanti cittadini così ci sono a Ospitaletto?  Gente che - legittimamente - non si interessa di politica, quindi non è interessata a seguire questo dibattito. Gente che magari fa il pendolare dalla mattina alla sera (come me, d'altra parte), e che sta a Ospitaletto essenzialmente per dormire. Ho la sensazione che siano la maggioranza. Nella cerchia di persone che conosco personalmente non lo sono, ma mi rendo conto di frequentare un giro di amici che coltiva, da anni, l'interesse per la cosa pubblica, quindi io non faccio testo in questo senso.

venerdì 15 giugno 2012

Brevi di politica

Ho visto martedì sera a Ballarò Fassina, il responsabile economico del PD, dire al ministro Grilli che la politica del governo in campo economico "non è sostenibile" (sic) e che ci vuole più spesa pubblica. Grilli ha detto che la politica economica si può discutere, ma certamente non nella direzione di più deficit. Tutto bene, se non fosse che il partito di cui Fassina è il responsabile economico (non l'ultimo scalzacane) sostiene il governo di Grilli. Strano momento, davvero.

Mi è invece piaciuta la mossa di Bersani di "subappaltare" alla società civile le nomine Rai: ha trovato un modo elegante di uscire dalla questione, dopo avere affermato che il PD non avrebbe partecipato alla spartizione, ma con molte voci interne che gli davano contro per questo.

Quanto al Pdl, è indecente l'atteggiamento sul Ddl anticorruzione. Indecente. L'unica cosa su cui sono d'accordo è che deve essere introdotta la responsabilità civile diretta dei magistrati, per un motivo ben preciso (che non è quello che pensa veramente Alfano): perché c'è stato un referendum approvato proprio su questo tema, e i referendum si rispettano anche se non piaccono, come a me non convince molto questo tema.
Anzi, sarebbe bello se lo stesso Alfano fosse così sollecito nel difendere tutti i referendum, compreso quello sull'abolizione del contributo pubblico ai partiti.

A questo proposito, fa pensare che il PD sia così tiepido rispetto a questi due referendum (abolizione, non riduzione, del finanziamento pubblico ai partiti e responsabilità civile diretta, non indiretta, dei magistrati). Un'idiosincrasia allo strumento popolare per eccellenza che non ci si aspetterebbe da un partito di sinistra.

lunedì 11 giugno 2012

Di partita in partita

Due appunti sulla partita dell'Italia.
Pirlo nullo (perché marcato bene) fino al gol, poi il 50% del gol è suo.
Io non avrei cambiato Balotelli. Irritante l'occasione sbagliata, incomprensibile nella dinamica, ma si sa che Cassano non ha i 90' nelle gambe.
Giaccherini ha fatto 20' buoni e poi ha fatto una fatica boia. Non so se lo riproporrei sulla sinistra.
Maggio corre, quanto a piedi ripassare, prego.
Continuo a pensare che Giovinco non appartenga a questo livello di gioco.
Thiago Motta può accomodarsi in panca. Dentro Barzagli e De Rossi avanzato; oppure se De Rossi resta dietro dentro Nocerino dal 1'.
Ora con la Croazia una partita molto complessa: a loro basta un pari, noi non abbiamo attaccanti affidabili al 100% per scardinarli.
Se si pareggia e la Spagna batte l'Irlanda ci ritroviamo con Croazia e Spagna a 4 punti, Italia a 2: rischiamo il "biscottone" con Spagna-Croazia all'ultima giornata, come nel 2004 Svezia e Danimarca. Ergo, s'ha da vincere.

P.S. Or ora l'Ucraina ha battuto (con un po' di fortuna nel finale) la Svezia. Sono felice per Sheva che segna e per Ibra che perde. Vedo ora Blochin, sembra Eltsin avvinazzato. Ma i russi over 50 finiscono tutti così?

mercoledì 6 giugno 2012

Date a Cesare una terra nuova

Alcuni appunti sulle letture di ieri.

Il Vangelo è quello celebre del “Date a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio”.
L’interpretazione corrente è che il Vangelo sia da interpretare nel senso della “separazione dei poteri”: il potere terreno, civile, da quello divino, religioso. Quest’interpretazione è senz’altro corretta. Aggiungo però due riflessioni.

Secondo me non è casuale l’esempio che Gesù usa per indicare l’ambito terreno: il denaro. Quale cosa più terrena? Più tipica di questo mondo? Il successo, la ricchezza non sono per i discepoli: lo troviamo scritto tante volte nel Vangelo.

Ma ancora: questa lettura non si può leggere, secondo me, in modo disgiunto dalla lettera, in cui Pietro prospetta “nuovi cieli e una terra nuova”, il Regno di Dio in cui sarà stabilita la giustizia. E Gesù è venuto a dirci che il Regno è già in mezzo a noi, o che perlomeno che gli piacerebbe che questo fuoco di giustizia fosse già acceso.
Nel Regno da realizzare su questa terra – descritto con espressione mirabile da Paolo VI: la “civiltà dell’Amore” – trovano riunificazione il terreno e il divino, superando la distinzione tra Cesare e Dio. E’ chiaro che questa è solo una prospettiva, ma il cristiano ha il dovere di mantenere questo orizzonte unitario, pur sapendo discernere, nel mondo, quali elementi appartengono a un ambito o all’altro.

lunedì 4 giugno 2012

Intervallo

Le pubblicazioni hanno subito un rallentamento a causa di un improrogabile impegno istituzionale del titolare, che è appena convolato a giuste nozze.

In attesa di riprendere a pieno ritmo, vi lascio con una domanda: che fine fa il PGT non approvato?