venerdì 22 giugno 2012

Ospitaletto commissariato: a chi cale?

Negli ultimi sei mesi ci siamo trovati di fronte a un profluvio di commenti sulle vicende politiche locali e sul commissariamento del nostro Comune . Questo mio blog e gli altri siti che trattano, direttamente o marginalmente, di Ospitaletto non hanno mancato di aggiungere carne al fuoco del dibattito. Sul blog più seguito, Ospitaletto.org, i commenti si sono sprecati, anche con insinuazioni e ripicche salaci. I fogli di partito locali non hanno mancato di fare capolino nelle cassette postali.
Tante persone che conosco si sono interessate, informate, espresse, più in generale fatte un'opinione anche nelle chiacchiere in giro per il paese.

Nel contempo, però, ci sono anche tante persone che più o meno non si sono nemmeno accorte di quel che sta succedendo. Sul treno incontro a volte una persona che mi chiede, all'incirca una volta al mese, di farle il riassunto dell'accaduto, e ogni volta mi stupisco di quanto poco ne sappia.

E mi chiedo: quanti cittadini così ci sono a Ospitaletto?  Gente che - legittimamente - non si interessa di politica, quindi non è interessata a seguire questo dibattito. Gente che magari fa il pendolare dalla mattina alla sera (come me, d'altra parte), e che sta a Ospitaletto essenzialmente per dormire. Ho la sensazione che siano la maggioranza. Nella cerchia di persone che conosco personalmente non lo sono, ma mi rendo conto di frequentare un giro di amici che coltiva, da anni, l'interesse per la cosa pubblica, quindi io non faccio testo in questo senso.

Mi spingo oltre. Passiamo oltre le chiacchiere e pensiamo alla vita reale. In queste settimane ho dovuto interfacciarmi più volte con il Comune: ho dovuto preparare i documenti per il matrimonio, cambiare la residenza, pagare l'IMU. Non ho incontrato nessuna difficoltà, anzi il Comune, seppure commissariato, ha predisposto l'apposito sportello IMU, a cui si sono rivolti molti cittadini.
Questi cittadini, e molti altri che come me vivono la vita quotidiana del paese, anche rivolgendosi al Comune, si sono accorti che non abbiamo un sindaco? Probabilmente per loro è tutto trasparente: la macchina amministrativa, per le cose spicce, sta andando avanti. Un altro esempio: di fronte a casa mia hanno cominciato a costruire, qualcuno avrà quindi procurato le autorizzazioni necessarie, come se nulla fosse.

Mi viene da pensare quindi che chi è davvero preoccupato per questa "sospensione della democrazia", di cui tanto si è parlato da parte di noi commentatori in questi mesi, siano essenzialmente le persone coinvolte, una specie di piccola cerchia di addetti ai lavori, di appassionati. Forse la cosa importerà anche a qualcuno che ha avuto qualche disagio dal commissariamento, magari per faccende non di ordinaria amministrazione (mi viene in mente una questione che stavamo trattando come Oratorio), ma quanti sono?
Un po' come se stessimo parlando di basket, e stessimo evidenziando che è assurdo che da tanto tempo manca l'allenatore della nostra squadra: al di fuori dei tifosi e dei simpatizzanti nessuno ne sa nulla.

Non so come pormi, di fronte a questa situazione. Da una parte, mi chiedo se potrebbe succedere così anche di fronte a "sospensioni della democrazia" più gravi, e mi chiedo se non sia successo qualcosa di simile all'epoca del fascismo, quando la maggioranza degli italiani accettò serenamente un cambio della guardia romano che non impattava più di tanto sul modo di (quieto) vivere (motivo per cui Mussolini disse la celebre frase: "Governare gli italiani non è difficile, è inutile").

D'altra parte, è vero che se le cose funzionano bene è anche sintomo che le istituzioni sono robuste e hanno gli anticorpi per far fronte agli imprevisti, e un plauso va agli uffici comunali che portano avanti il lavoro. Forse siamo noi commentatori che prendiamo la cosa troppo a cuore, e dovremmo semplicemente aspettare che il tempo faccia il suo corso.

Certo non si potrà andare avanti così in eterno: continuo a chiedermi cosa succederà il primo gennaio senza un PGT, e se questo addirittura non potrebbe essere fonte di altre cause legali tra Comune e costruttori o cittadini interessati a veder definita la propria area.

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