lunedì 20 febbraio 2023

Cosa avete fatto!

Non avevo neppure guardato la partita con Milano, preso da sconforto preventivo.

La partita con Pesaro è stata orrenda, con i marchigiani che non la mettevano in una vasca da bagno. Poteva essere un caso.

Ma, come si dice, uno è un caso, due sono una coincidenza, tre sono una prova.

La finale di ieri è stata giocata benissimo. Brescia si è ripresa in una volta sola tutte le partite perse in volata di quest'anno. Si è incastrato tutto alla perfezione, ma con grandissimo merito.

Felicissimo per Moss e Burns, che se lo meritavano avendo accompagnato tutta la crescita della squadra in questi anni (ok, Burns non c'era nella splendida finale del 2018, quando la squadra se la sarebbe meritata forse ancor di più, ma è come se ci fosse stato).

Della Valle MVP meritato, ha giocato da vero go-to guy: quando la palla pesa, palla a lui in cassaforte. Abilissimo a prendere falli e tiri liberi, con un po' di condiscendenza arbitrale. Ieri sempre la decisione giusta. Quando è così sarebbe utile anche alla nazionale.
Poi non è sempre così... è un Mario Boni, al più un Enzo Esposito, un realizzatore che difende male ma in una squadra che se lo piò permettere (quindi non delle prime 2-3) è utilissimo.

Belinelli ha provato a tirare la carretta da solo, decisivo nello strappo che ha portato Bologna a -1 da -10 nell'ultimo quarto, ma lì è stata bravissima la Leonessa a non perdere la testa e fare tutte le cose giuste. Mai in crisi nera, sempre in grado di muovere il punteggio, di tenere la testa davanti.
Poi è entrato Teodosic... già nella prima metà si è visto che con lui la squadra faticava molto di più. Tre partite in quattro giorni per una squadra con Belinelli (1986), Teodosic (1987), Hackett (1987) sono troppi, gli ultimi due erano spompatissimi. I tiri del serbo sono andati tutti corti, ha pure sbagliato un libero così. Mancavano le gambe. Risultato: -20 di +/- per lui.

Scariolo ha provato a girarla con la zona, ma a parte due piccoli svarioni all'inizio Brescia la ha attaccata benissimo. Non con il primo modo con cui si attacca di solito la zona, il tiro da 3 (tranne nelle prime due azioni), ma con penetrazioni e rimbalzi offensivi. Bravissimi loro e bravissimo Magro.
Non ho capito, a un minuto dalla sirena, perché abbia rinunciato al fallo sistematico. Ok provare a recuperare palla con la pressione, ma se non ci riesci entro due secondi devi fare fallo.

Adesso mi cercherò qualche giornale celebrativo, questa Final Eight si tiene via nei ricordi da spolverare ogni tanto.

venerdì 17 febbraio 2023

Le relazioni transatlantiche

Segnalo questo interessante articolo che fa il punto sulle relazioni transatlantiche dopo un anno di guerra in Ucraina.

Sunto: la guerra ha rinsaldato queste relazioni nella forma "classica" da guerra fredda, con una forte preminenza americana.
Sono emerse alcune contraddizioni: il mondo occidentale si è dipinto come paladino della libertà e della democrazia, ma nal farlo ha dato una nuova centralità e legittimità - per motivi contingenti di opposizione alla Russia - a situazioni problematiche come i Paesi dell'Est o completamente antidemocratiche come l'Arabia Saudita.
Inoltre c'è contrasto tra la richiesta di un nuovo protagonismo militare europeo e l'affossamento dei progetti, soprattutto francesi, di autonomia strategica dell'UE.

mercoledì 15 febbraio 2023

Cronache dal seggio: il voto

Alcune osservazioni sulla modalità di voto.

Le cosiddette "civiche" dei candidati sono uno specchietto per allodole.
Lasciamo fuori dall'analisi il risultato civico e altre riflessioni simili: secondo me la gente mette la X su quel simbolo perché c'è il nome del candidato in un bel bollino colorato, e barra lì al posto di barrare il nome in stampatello.

A riprova, ci sono un sacco di voti (per es.) a Lega e lista Fontana (invece che Lega e candidato Fontana) o a Azione-IV e lista Moratti invece che Azione-IV e candidato Moratti.
Vorrò vedere quando ci saranno i dati completi quante preferenze avranno raccolto queste "civiche". Secondo me, in proporzione ai voti, saranno molte meno che quelle dei partiti.
Il che tra l'altro implicherebbe che gli eletti occuperanno i loro posti, attribuiti alla lista Fontana, con molte meno preferenze dei colleghi delle altre liste.

La doppia croce mi porta a parlare del voto disgiunto.
Io capisco e apprezzo che è una possibilità in più, l'ho pure usata in passato.
Ma dobbiamo capire se non sia uno strumento che crea più problemi di quelli che risolve.

Al mio seggio ho avuto due voti disgiunti, a fronte di una decina di schede annullate (in tutto o solo per il voto di lista) per voto disgiunto mal compreso. Secondo me è passato il concetto che si potevano votare due partiti diversi.
Ho avuto più d'uno che ha votato due partiti di coalizioni diverse, esprimendo anche preferenze corrette per quelle due liste (tipicamente quella per il suo partito e per il sindaco di Brescia, Del Bono, che evidentemente gode di approvazione trasversale). O due X su due partiti diversi.

Se la possibilità porta a più errori che voti disgiunti, secondo me potremmo anche rinunciare.

Per un'analisi più completa, qui una lettura interessante.

P.S. Un'altra cosa che ci siamo chiesti ai seggi è: perché si vota alle scuole elementari e non alle scuole medie? Si fermerebbero tre anni invece di cinque.

martedì 14 febbraio 2023

Cronache dal seggio: l'astensione

Di ritorno dalla tre giorni elettorale.

Naturalmente anche ai seggi l'affluenza è stata oggetto di oziose discussioni durante le 24 ore 24 (!) di apertura.Qualche pensiero sparso al riguardo.

  • Sarebbe opportuno tenere sempre election day. Magari lasciamo fuori i referendum, per la questione quorum, ma a Brescia si vota fra due mesi anche il sindaco, che senso ha non accorpare? Con più elezioni magari c'è più campagna elettorale, e l'elezione più sentita traina l'altra.
  • Votare il lunedì è opportuno, l'ho sempre pensato. C'è gente che è passata prima di andare al lavoro, e comunque molti anziani anche a metà mattinata, sapendo di non trovare ressa. Ma allora non ha senso l'orario domenicale così esteso. Quando si votava di lunedì, in altre occasioni, la domenica l'orario era 8-22, e assicuro che quelle due ore fanno tutta la diferenza del mondo.
  • Si diceva al seggio: vi ricordate quando si votava con il cedolino e non con la tessera elettorale? A ogni elezione si recapitava a casa dell'elettore un cedolino con cui presentarsi al seggio. Certo sarebbe problematico per costi e organizzazione (la spedizione, il mancato recapito...), ma forse aiuterebbe a valorizzare la singola elezione e a evitare che una parte dell'elettorato non lo sappia nemmeno, che si vota.
  • In subordine, almeno un SMS di promemoria con gli orari del voto tramite sistemi del tipo di quelli che allerta della protezione civile.

Tutti palliativi, ovviamente.

In ogni caso, a me pare che l'affluenza colpisca trasversalmente.
I risultati di ieri in Lombardia sono sostanzialmente compatibili, presi per coalizione (quindi epurando i risultati delle "civiche" dei presidenti), con quelli delle politiche di settembre, con affluenze completamente diverse.