martedì 14 febbraio 2023

Cronache dal seggio: l'astensione

Di ritorno dalla tre giorni elettorale.

Naturalmente anche ai seggi l'affluenza è stata oggetto di oziose discussioni durante le 24 ore 24 (!) di apertura.Qualche pensiero sparso al riguardo.

  • Sarebbe opportuno tenere sempre election day. Magari lasciamo fuori i referendum, per la questione quorum, ma a Brescia si vota fra due mesi anche il sindaco, che senso ha non accorpare? Con più elezioni magari c'è più campagna elettorale, e l'elezione più sentita traina l'altra.
  • Votare il lunedì è opportuno, l'ho sempre pensato. C'è gente che è passata prima di andare al lavoro, e comunque molti anziani anche a metà mattinata, sapendo di non trovare ressa. Ma allora non ha senso l'orario domenicale così esteso. Quando si votava di lunedì, in altre occasioni, la domenica l'orario era 8-22, e assicuro che quelle due ore fanno tutta la diferenza del mondo.
  • Si diceva al seggio: vi ricordate quando si votava con il cedolino e non con la tessera elettorale? A ogni elezione si recapitava a casa dell'elettore un cedolino con cui presentarsi al seggio. Certo sarebbe problematico per costi e organizzazione (la spedizione, il mancato recapito...), ma forse aiuterebbe a valorizzare la singola elezione e a evitare che una parte dell'elettorato non lo sappia nemmeno, che si vota.
  • In subordine, almeno un SMS di promemoria con gli orari del voto tramite sistemi del tipo di quelli che allerta della protezione civile.

Tutti palliativi, ovviamente.

In ogni caso, a me pare che l'affluenza colpisca trasversalmente.
I risultati di ieri in Lombardia sono sostanzialmente compatibili, presi per coalizione (quindi epurando i risultati delle "civiche" dei presidenti), con quelli delle politiche di settembre, con affluenze completamente diverse.
 

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