mercoledì 29 marzo 2023

Ospitaletto nei dati (4): il parco auto

Durante l'incontro in teatro sulla qualità della vita, da cui è partita questa serie di articoli, è emersa la curiosità riguardo il numero di automobili immatricolate in paese in totale, non solo nel 2021.

Dal sito ACI si può ricostruire anche quello. Mantengo l'analisi dei due gruppi di Comuni (limitrofi, simili) usati per gli altri dati.





Ospitaletto ha un numero di automobili significativamente inferiore, l'8,4% in meno rispetto alla media provinciale, molto simile alle medie dei gruppi di comuni.
Però quelle che "mancano" sono soprattutto le auto vecchie: la percentuale di auto euro 0 o 1 è bassa.

Lo stesso vale per i veicoli industriali, che sono ben il 20,6% in meno della media provinciale.

I motocicli infine sono ben il 28,3% in meno rispetto alla media provinciale. In quel caso è alta la percentuale di mezzi più inquinanti.
Questo comunque non sposta i dati totali dei veicoli immatricolati a Ospitaletto: i mezzi molto inquinanti sono meno della media, mentre più del 50% sono Euro 5 o 6.

Ultima curiosità: tra i trattori c'è una notevole percentuale di mezzi moderni, in tutta la provincia.

giovedì 23 marzo 2023

Ospitaletto nei dati (3): dormitorio?

Ripartiamo dall'ultima osservazione dello scorso post: un paese che ha una forte densità di popolazione, ma che "esporta" lavoratori, può essere un paese dormitorio?
Per valutare questa cosa, ovviamente, non c'è un dato definitivo. Ci vengono però in aiuto alcuni indicatori.

Il dato più commendevole è certamente quello relativo agli utenti attivi delle biblioteche.

 

Il valore ospitalettese è il terzo tra i Comuni considerati, poco dietro Paderno e Concesio; i 138 utenti ogni 1000 abitanti sono il 17% in più rispetto ai paesi limitrofi e il 32% in più tra i Comuni di simile dimensione. La media provinciale scende addirittura a quota 90.

La nostra biblioteca, storicamente, ha sempre lavorato bene ed è indubbiamente un buon polo di attività culturale.

Passando ad altri dati, la situazione cambia.
Il numero di bar in paese è il più basso dei 13 Comuni considerati, a quota 1,4 per mille abitanti.
Il 36% in meno dei paesi vicini (2,3), il 43% in meno della media provinciale (2,5) e il 47% in meno della media dei paesi di simile dimensione.
 

Ospitaletto non è mai stato un paese policentrico, con frazioni e simili, e i bar si concentrano tutti sull'asse centrale. Le zone di nuova urbanizzazione, specialmente a nord, sono tutte prive di centri di ritrovo.

Per quanto riguarda lo sport, abbiamo 28 associazioni. A me sembrano tante, e l'offerta sportiva mi pare completa, ma un confronto con i paesi di dimensione simile ci dice che è il numero minimo assieme a Leno. La media per mille abitanti (1,1) risulta quindi bassa: il 27% inferiore ai paesi vicini, il 34% meno di quelli simili e della media provinciale (2,9).


L'indice di attività sportiva (impianti + discipline praticabili) è il più basso di tutti con l'eccezione di Rezzato; su quel fronte scontiamo probabilmente la mancanza di impianti adeguati (l'articolo a corredo del rapporto dice che siamo sotto la metà della media provinciale), ma c'è da dire che i dati sono vecchi e non includono, per esempio, la piscina; anche per il palazzetto dello sport ci si sta muovendo.

Infine, un dato che ho recuperato da Openbilanci, sito che raccoglie i bilanci dei Comuni e ne permette una facile consultazione.
Ho messo a confronto le spese culturali dei nostri 13 comuni campione.


Si vede che la spesa pro capite a Ospitaletto per la cultura (bilancio consuntivo 2021) è di 18,9€. Questo valore è il 6,2% in meno dei comuni limitrofi, e soprattutto il 43,5% in meno dei 33,5€ dei comuni simili. Anche epurando il valore di Rezzato, che è oggettivamente "strano", rimaniamo sotto di un 23%.
Forse su questa voce si può fare di più.
Va detto però che queste cifre dipendono da come sono contabilizzate a bilancio le varie voci, potrebbero essere non esatte all'euro. Però un'indicazione di massima forse la si può trarre.

Per tornare alla domanda iniziale, quindi, forse qualche sintomo di paese poco vivo c'è: il basso numero di centri di aggregazione, per esempio (quando ho fatto un incontro con il gruppo giovani dell'Oratorio questa cosa è stata rimarcata), e una serie di attività che potrebbero essere più vivaci.

sabato 18 marzo 2023

Ospitaletto nei dati (2): il lavoro

Riprendiamo il discorso su Ospitaletto presentando ora alcuni dati che si collegano, in un certo senso, alla nota finale dello scorso post sulla popolazione.

Partiamo dai dati riguardanti il lavoro: la prima tabella indica il numero di addetti delle aziende locali (quante persone abitano a Ospitaletto), la seconda il numero di imprese registrate.



Per quanto rigarda i lavoratori, Ospitaletto presenta un valore di 292 addetti ogni 1000 abitanti. Questo è in linea con la media dei paesi simili (295), ma di molto inferiore al valore provinciale (344) e ancor di più a quello dei paesi del nostro circondario (355). Siamo al 18% in meno.
Per quanto riguarda le imprese, il numero rapportato alla popolazione è di 68,5 per 1000 abitanti. Questo è nettamente il valore minimo dei 13 comuni considerati, e il 26,5% in meno della media dei comuni vicini (93,2).

Questo vuol dire che a Ospitaletto si lavora di meno?
A vedere altri dati, si direbbe di no.


I redditi medi sono perfettamente in linea con quelli dei paesi limitrofi (21.333€) e solo di poco inferiori a quelli dei paesi simili (22.152€) e della provincia (22.007€).
Ma i redditi possono essere un indicatore nello stile del pollo di Trilussa, sono dunque andato a recuperare i dati sui redditi di cittadinanza, che nella ricerca del Giornale di Brescia non c'erano. I dati divisi per comune si riferiscono a novembre 2019, ma questo è un valore precedente alla crisi del Covid, quindi può essere indicativo dello stato di salute "normale" dell'economia.


Si vede che a Ospitaletto ci sono 7,6 percettori ogni 1000 abitanti. Il valore è in linea con la media dei paesi limitrofi (7,6), della provincia (8,0) e dei paesi simili (8,1). Le proporzioni non cambiano di molto considerando solo i maggiorenni.
In realtà andando a vedere i valori singoli risulta che la situazione è buona ma non ottima, il valore è il terzo tra tutti i 13 comuni considerati e le medie vengono alzate dai valori anomali di Rovato e Darfo. Ma in ogni caso non c'è nulla di preoccupante, nessuna differenza del 20% come tra addetti e imprese.

La spiegazione quindi è che a Ospitaletto i lavoratori ci sono, ma vanno a lavorare fuori paese.
Fanno i pendolari, chi vicino, nelle molte zone produttive a ridosso dei confini comunali (la DTR appena oltre il sottopassaggio dell'autostrada risulta sotto Passirano, ma molti lavoratori sono ospitalettesi), chi a Brescia, chi più lontano.

Questo fatto porta con sé il rischio di essere un paese dormitorio. Su questo ci focalizzeremo nel prossimo intervento.

(piccola nota: i valori dei senzatetto in tabella sono presi da qui, ma - come dice l'articolo - sono una mera curiosità statistica, dati i criteri non omogenei di conteggio tra comuni.)

lunedì 13 marzo 2023

Ospitaletto nei dati (1)

La scorsa settimana abbiamo tenuto, nell'ambito del percorso Voci nell'Agorà, un incontro in cui abbiamo mostrato le statistiche sul nostro paese contenute nel nono rapporto sulla qualità della vita del Giornale di Brescia.

Ho raccolto i dati per gruppi di paesi: quelli contermini a Ospitaletto e quelli di dimensione simile (tra 13000 e 16000 abitanti). I dati sono raccolti in queste diapositive.

Di seguito alcune note di commento ai dati più notevoli.
Cominciamo dalle belle notizie: il trend demografico del paese è ancora solido.




Facendo qualche calcolo, se la natalità (7,7) è poco sopra la media dei paesi limitrofi (7,5, trainata da Rovato) e discretamente sopra la media dei paesi simili (7,1), la mortalità è nettamente migliore: 7,7 contro 9,3 e addirittura 10,6 dei due gruppi. Ospitaletto ha l'unico valore sotto 8 tra i 13 paesi considerati.

Questo perché Ospitaletto è un paese mediamente giovane. Da dati Istat, la percentuale di minorenni a Ospitaletto è del 19,5% sulla popolazione, seconda solo a Rovato per pochi decimali (19,7%). I valori dei comuni limitrofi mediano al 17,9%, quelli dei comuni simili al 16,6%, stesso valore della intera provincia.
Significa che i 19,5 minorenni su 100 persone sono il 17% in più del valore provinciale: non è poco.

Lo stesso andamento si nota nei bambini tra zero e due anni: a Ospitaletto sono 24,8 ogni 1000 abitanti, contro una media dei paesi limitrofi di 23 e dei paesi simili di 22,6 (la provincia è a 22). Anche qui ci batte solo Rovato a 27,7.

A questo numero di bambini in età da asilo nido corrisponde un bel numero di posti all'asilo: sono 141, terzo valore della provincia. I 31,6 posti su 100 bambini sono il 64% in più della media dei paesi limitrofi, il 76% in più rispetto ai paesi simili e il 25% in più rispetto alla media provinciale. Un'ottima notizia.

 
Un altro ambito su cui Ospitaletto spicca è quello dei nitrati nell'acqua del rubinetto: è sorprendente il valore nettamente più basso di tutti i paesi limitrofi, nonostante il territorio sia in comune.
Questo è certamente merito del nuovo pozzo scavato qualche anno fa dall'amministrazione comunale.

Più controverso è il discorso riguardante il territorio.
Sappiamo cho da tempo Ospitaletto è molto popolato. La densità è la seconda della provincia, dopo il capoluogo; il consumo di suolo è altissimo.


Come si diceva durante l'incontro, questa è una scelta, che è stata fatta molti anni fa: si è scelto di essere un paese, nonostante il piccolo territorio, attrattivo per molta popolazione. Questo ha dei pro e dei contro, ci ritorneremo su prossimamente.

mercoledì 1 marzo 2023

Segreti di Stato

L'Italia pone il segreto sulla lista delle armi che manda in Ucraina.
Di più: è segreto anche l'impegno economico militare al riguardo.

Forse per la lista delle armi ci potrebbe essere qualche vago motivo strategico, ma non si capisce che motivo strategico possa esserci nel secretare anche il costo. Costo che comunque in qualche modo dovrà risultare a bilancio, direi.

Ma anche riguardo alla lista delle armi, ci sono esempi virtuosi ben evidenti: la Germania pubblica con cadenza settimanale la lista degli approvvigionamenti, gli Stati uniti forniscono una lista aggiornata al 24 febbraio. Quindi non si vede che tipo di motivo strategico dovrebbe esserci. Certo non si parla di scrivere "il giorno X partirà una spedizione Y con il treno Z dalla stazione A alla stazione B", ma una lista la forniscono tutti tranne noi: persino Wikipedia fa cenno al segreto di Stato solo per quel che riguarda l'Italia.

Se sull'opportunità dell'invio si possono avere opinioni diverse (la mia: non è una scelta nella nsotra disponibilità, data la nostra collocazione internazionale e le nostre alleanze), la trasparenza sarebbe una battaglia minima di correttezza che mi aspetterei da tutti.

Ho un vago ricordo che all'inizio si disse che una scelta "pesante" come l'invio di armi sarebbe stata fatta sotto il controllo parlamentare, invece siamo qui a votare deleghe in bianco al governo ogni tot mesi, senza sapere alcun dettaglio.

Almeno una relazione trimestrale con i dettagli mi sembrerebbe il minimo sindacale.
Il segreto di Stato trova motivazione, a mio parere, solo in un peloso "non disturbate il conducente", che sia Draghi o Meloni.