mercoledì 1 dicembre 2021

Messi, ancora

Per il Pallone d'Oro, intendo.

Il settimo, il secondo meno meritato, dopo quello del 2010 (scandaloso che non sia andato a Iniesta, marcatore in finale mondiale vinta e simbolo di una Spagna epocale)

Si dice: "eh, ha vinto la Copa America".
Intanto non mi pare che la Copa America sia mai stata decisiva per l'assegnazione (chi si ricorda le edizioni consecutive vinte dal Cile?), ma più in generale nella storia del Pallone d'Oro non si premia la squadra, se non ai Mondiali.

Anche perché una volta l'Europeo era una cosa ben più piccola di adesso, la Coppa dei Campioni era una cosa grande ma non come la Champions (se non altro perché con una squadra per Paese certi anni si aveva la sensazione che le squadre più forti non fossero in Coppa Campioni), l'unica vittoria che veramente spostava la valutazione era il Mondiale ogni 4 anni. E solo vincerlo, non arrivare in finale (citofonare Baggio 1994).

Infatti tutti i vincitori del premio negli anni in cui un'europea ha vinto il Mondiale erano i giocatori simbolo di quella squadra, compresi premi discutibili come Rossi 1982 (che non aveva giocato mezza stagione) e Cannavaro 2006. Unica eccezione il 1974, quando Cruijff fu premiato per un'incollatura sopra Beckenbauer campione d'Europa di club e del mondo, ma si sa, il Kaiser era un difensore e quell'Olanda era speciale.
Questa tradizione si è rotta nel già citato 2010, quando il Pallone d'Oro ha inziato la sua china mediatica di appiattimento sul duo delle meraviglie CR7-Messi.

Al Pallone d'Oro mancano quelli che una volta erano gli anni dei mondiali vinti dalle sudamericane, in cui ci si trovava spiazzati e saltavano fuori nomi un po' a sorpresa, Keegan, Belanov, Masopust, Stoichkov (che comunque era il capocannoniere dei Mondiali, e con la Bulgaria, non con l'Italia... premio per me meritato).

Nel basket di fronte a un giocatore chiaramente più forte (Michael Jordan) a un certo punto si decise di dare per "scontato" che il migliore era lui, ma premiare come MVP altri autori di stagioni notevoli (Barkley, Malone).
Nel calcio, con un decennio in cui i giocatori più forti sono stati indiscutibilmente due, invece di diversificare come in NBA si sono premiati sempre loro.
Creando un'immagine che si autoperpetua.

Se anche negli anni in cui non c'è un vincitore evidente (tipo questo 2021) invece di sparigliare come storicamente succedeva si premia la fama, allora il premio ne perde.
Comunque è un premio che serve solo a far discutere i tifosi, e ci riesce benissimo :-)

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