lunedì 10 gennaio 2022

Crisi epocali (de circenses)

La Juventus è in crisi.

Ieri sera, sul 3-1 per la Roma, mi è sovvenuto un pensiero. Che non viene modificato dal risultato finale, perché abbraccia una situazione ben più ampia.

La crisi che la Juventus sta attraversando da qualche anno ha molti punti in comune con il periodo della seconda metà degli anni '80.

La parabola delle due Juventus mi par simile: cicli decennali vincenti (1975-1986 e 2011-2021), con una prima fase di "costruzione", affidata a un nuovo allenatore (Trapattoni e Conte), con la costruzione di un'ossatura di campioni, alcuni giovani (Tardelli, Cabrini, Scirea; Bonucci, Vidal, Pogba), altri esperti pescati da altre squadre (Benetti; Pirlo), innestati su un capitano di lungo corso (Furino; Del Piero) e sul portierone della Nazionale (Zoff; Buffon).

Poi gli anni vincenti, con l'acquisto di giocatori forti in Italia (Rossi; Pjanic e Higuain) ma anche alcuni errori nel pescare nuove leve, con la squadra che fa sempre affidamento principalmente sulla "vecchia guardia".

Segue l'avvicendamento tra il vecchio portiere (Zoff; Buffon) e un nuovo portiere forte ma non come il precedente (Tacconi; Szczezny); il progressivo invecchiare degli uomini chiave viene puntellato con l'arrivo di una stella internazionale (Platini e Cristiano Ronaldo) che è la chiave degli ultimi anni.
Alla fine se ne va l'allenatore dei trionfi (Trapattoni; Allegri), sostituito da un allenatore con poco palmares (Marchesi; Sarri).

L'ultimo anno della stella (1987 e 2021) coincide con il primo anno senza trofei di peso; l'uscita della stella apre gli anni della crisi. La Juventus si ritrova con nomi non all'altezza dei precedenti (Tricella e Magrin; Bernardeschi e De Sciglio) e anche strapagati (Rush; Rabiot e Ramsey). I nuovi arrivi, anche buoni, non riescono a invertire la tendenza (Laudrup; Chiesa).

In comune tra i due cicli c'è perfino il numero di finali di Coppa dei Campioni.
Ovviamente ci sono un sacco di differenze, s'intende: il calcio è completamente diverso, e la storia non si ripete mai uguale.

La crisi di fine anni '80 segnò il periodo più lungo senza scudetti del dopoguerra juventino.

Vedremo questa volta quanto durerà.

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