giovedì 16 settembre 2021

Pandemia generazionale

Così arriva l'obbligo di certificazione verde per lavorare.

Non ripeto quanto ho già scritto in altri interventi (sintesi: per me è una misura esagerata, a questo punto meglio un obbligo vero che uno camuffato).

Noto però che si insiste con provvedimento che riguardano soprattutto giovani e adulti e non toccano pensionati e anziani. Era già stato così con la prima versione del green pass, quello agostano obbligatorio per le attività ricreative come ristoranti e parchi di divertimento.

Riprendo una cosa che avevo già scritto: un giorno dovremo pur riflettere sulla gestione "generazionale" di questa pandemia.
Abbiamo chiuso tutto per tutti per preservare in primis gli anziani.
Una volta arrivati i vaccini abbiamo dato la precedenza agli anziani, ed era doveroso.
Ora le restrizioni e le "spinte" a vaccinarsi si concentrano su giovani e adulti e toccano poco gli anziani  non vaccinati. Che sono relativamente pochi, ma per i quali non si fa nulla. Mah. Per loro sì che servirebbe l'obbligo, altre possibili "spinte" non mi sovvengono.
Nel mentre i più giovani continuano a perdere giorni di scuola per via delle regole penalizzanti sulle quarantene, che non vengono cambiate (se non di pochi giorni) nonostante i vaccini.

Comincio a pensare che la vera priorità, ormai, non sia più quella sanitaria (avere pochi morti, tenere liberi gli ospedali) ma quella economica (far funzionare le fabbriche e le attività senza interruzioni). Basterebbe dirlo, per onestà...


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