venerdì 17 settembre 2021

Tutti controllori!

Il decreto sul certificato verde per lavorare è arrivato, ed è probabilmente il più restrittivo del mondo.

Nei giorni scorsi si discuteva, era dato per certo per i dipendenti pubblici e per chi sta a contatto col pubblico. Per i lavoratori nel privato si stava ancora discutendo.

E' arrivato per loro, e addirittura per gli autonomi. Per tutti.

Resto della mia idea, già espressa: non sono contrario all'utilizzo limitato del certificato, ma man mano che si espande l'utilizzo, allora è meglio - e meno ipocrita - l'obbligo. Già sui ristoranti eravamo al limite, ora abbiamo decisamente passato il punto di equilibrio tra le due situazioni.

Questa nuova misura, inoltre, ci fa diventare tutti controllori.

Siamo passati attraverso le seguenti condizioni:

  • i ristoratori devono controllare se hai 18 anni per darti la birra (eccezione limitata a una categoria e a una parte molto minoritaria del loro lavoro e della clientela)
  • i ristoratori devono controllare il green pass a tutti (100% della clientela)
  • i cittadini devono controllare che l'idraulico/pittore/artigiano/badante abbia il green pass (tutti controllati, tutti controllori).

Si sta perdendo la nozione della differenza tra regola ed eccezione. La prima (lo Stato che delega il controllo di una legge ad alcuni cittadini) era una eccezione. L'ultima è una regola generalizzata.
Io mi aspetterei che se lo Stato impone una regola, poi dovrebbero essere cavoli suoi farla rispettare. Io cittadino al massimo sporgo denuncia, ma non sono mica obbligato a farlo.
Questo dovrebbe tra l'altro limitare l'imposizione di regole non controllabili (cosa invece avvenuta molte volte in questo anno e mezzo).
Invece lo Stato scarica il barile sul cittadino. Geniale!

Brunetta è stato molto onesto, al riguardo: "Dove c'è una porta, c'è un controllo".* Questo approccio mi pare deresponsabilizzante per lo Stato e senza la minima valutazione di costi/benefici e opportunità, ma lui almeno è stato onesto e non ciancia di green pass per difendere la libertà.
En passant, ricordiamo che Brunetta appartiene a un partito che si definisce liberale.

E molte reazioni sono "Embé? a me non interessa, io sono a posto, i miei colleghi sono tutti vaccinati, a me non disturba, il problema non mi riguarda". Tutti ragionamenti a cui è meglio non abituarsi, perché se applicati in altri ambiti sono pericolosi.

Per forza poi gli svalvolati parlano (a vanvera) di "delazioni" e "stelle gialle", gli si offre il fianco, con questi atteggiamenti.

* Tra l'altro, se la logica è questa, non capisco perché non sia richiesto il lasciapassare a scuola. E' un posto controllabile, per cui già ci sono obblighi vaccinali, con molte persone ammassate e per cui il vaccino potrebbe essere utile a diminuire le giornate perse. Sarà perché, come dicevo ieri, la priorità è economica?

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