venerdì 13 agosto 2021

Traditionis custodes

Due parole sulla Messa in latino, su cui è arrivato il motu proprio Traditionis custodes, che la limita fortemente, con l'intenzione di portarla all'estinzione, direi, visto il divieto di celebrarla in chiese parrocchiali e di aggiungere in futuro nuove comunità a quelle che già la praticano.

Ammetto che sull'argomento mi ero abbondantemente sbagliato. Quando papa Benedetto rimosse le precedenti limitazioni con la Summorum pontificum pensavo che fosse un contentino lasciato a qualche anziano prete preconciliare, che poteva dir Messa come nella sua tradizione senza chiedere per forza il permesso. Pensavo che la cosa sarebbe andata a morire da sé, che se all'inizio (subito dopo la riforma liturgica) era necessario tenere le briglie ben salde e far abituare la gente e soprattutto i preti alla nuova Messa, dopo tanti anni nessuno si sognasse più di tornare al rito antico, e non fosse necessario accanirsi.

Invece ho visto nascere (relativamente) tante celebrazioni tradizionaliste, frequentate anche da (relativamente) tanta gente, anche giovane.
Con "relativamente" intendo che non sono assolutamente tanti come sostengono i tradizionalisti, ma sono più dei quattro gatti a cui pensavo io.

Visto che io sono l'ultimo dei peccatori, mentre il Papa è il primo degli stessi (si scherza), dubito che in Vaticano potessero essere ingenui come me, e dubito che non avessero messo in conto ciò che è successo.
Forse però la situazione è scappata di mano pure a Benedetto: posso capire che a lui magari la Messa antica non dispiaccia, ma non posso credere che il Papa avrebbe approvato l'uso della stessa come clava per esprimere dissenso dalla Santa Sede, come è successo.

Papa Francesco si trova quindi ora a disciplinare la situazione nel senso di quello che io pensavo essere l'intenzione iniziale, lasciar fare a chi l'ha sempre fatto, accompagnando la fine delle messe in latino*; ma dopo questi 14 anni la cosa assume una piega molto più divisiva, essendo diventata la Messa di rito antico una bandiera in tanti casi separatista. Col massimo rispetto per quei fedeli che invece la preferiscono pur sentendosi in casa nella Chiesa post conciliare, è purtroppo innegabile che per alcune rumorose fazioni sia così.

La cosa che non mi è piaciuta del motu proprio è il parallelo con l'azione di Pio V, che soppresse i riti più nuovi mantenendo solo quello antico. Qui è il contrario, non si può far passare come la stessa cosa...

* Tra l'altro la Messa in latino viene regolarmente celebrata anche con il messale di Paolo VI, basta andare in Duomo la domenica mattina. E' consigliata in tutte le chiese cattedrali, per mantenere un segno di unità universale.

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