venerdì 23 luglio 2021

Certificazione verde, che trovata

Così arriva l'obbligo di certificato verde, per un sacco di cose.

A me pare una decisione poco logica e prematura.

Poco logica perché è Draghi stesso a dirci due cose: i vaccini funzionano e la campagna vaccinale va bene, meglio che in altri grandi Paesi europei. Speranza ci dice che non ha più senso concentrarci sui casi, quanto sulle ospedalizzazioni, e che proprio in base a questo criterio tutta Italia resta zona bianca.
E però mettimo il green pass per cenare al ristorante.
Tra l'altro, se io sono vaccinato e del vaccino mi fido, perché dovrei preoccuparmi se ho dei non vaccinati in giro? Ok, un non vaccinato ha probabilità maggiori di essere infettivo e la protezione del vaccino non è il 100%, ma proprio questi ci dice che tutto il discorso sul vaccino efficace è legato alla statistica, e statisticamente - visto che di vaccinati ce ne sono molti in giro - posso anche pensare di accettare un lieve aumento del tasso di rischio per il vaccinato. Non stimo cercando il Covid zero, mi pare.

Prematura perché in Italia abbiamo vaccinato ad oggi 34.872.731 persone con almeno una dose dei vaccini a due dosi, più 2.264.639 con vaccino monodose. Fanno circa 37 milioni di persone coperte almeno parzialmente.
I vaccini non utilizzati sono ad oggi 4.627.055.
La platea vaccinabile consta di circa 53.4 milioni di persone. Ne mancano 16.3 milioni scoperte, e anche avendo inoculato il 100% dei vaccini senza neppure fare una seconda dose con tutti quelli non utilizzati resterebbero scoperte ancora 11.8 milioni di persone.
Supponiamo pure che nelle prossime settimane facciamo 500mila dosi al giorno, tutte prime dosi. Copriamo ancora 7-8 milioni di persone con il green pass? Restano fuori 4-5 milioni di persone che anche in teoria non hanno potuto avere nulla. In realtà, visto che ci sono le seconde dosi e che il vaccino AZ è bloccato per le fasce più scoperte, il numero di non vaccinabili al 6 agosto è verosimilmente più vicino ai 10 milioni.

Molti di questi 10 milioni sono pigri, restii, antivaccinisti, va bene. Ma non per tutti è così, e comunque non mi pare per nulla corretto imporre limitazioni pesanti (perché non è "solo" lo stadio o gli eventi di massa, parliamo di bar e ristoranti) prima che si siano neppure ricevute dosi per vaccinare tutti.
Si poteva pensare per settembre o ottobre, con preavviso: da metà settembre si fa così e cosà, affrettatevi.

Chi ne va di mezzo sono i giovani, per lo più.
Ultimi a vedere aperte le iscrizioni, hanno ricevuto anche messaggi riguardo alla possibilità di vaccinarsi in modo "flessibile", di scegliere le date compatibilmente con le ferie. Questo vuol dire anche dopo le ferie... e invece adesso gli si dice che gli menomiamo le ferie.

Tra l'altro c'è un certo ragionamento generazionale da fare.
Durante i vari isolamenti e quarantene abbiamo chiuso tutti per proteggere soprattutto i più fragili, gli anziani. Le restrizioni (svantaggi) le abbiamo subite tutti, non si è mai pensato di fare restrizioni mirate per età.
Una volta arrivati i vaccini abbiamo dato giustamente la priorità agli anziani. Quindi mentre lo svantaggio (lockdown) non è mai stato mirato, il vantaggio invece lo è stato.
Ora che abbiamo sistemato gli anziani, (tolti i ritardatari, per loro mal gliene incolga) che i giovani si arrangino, arriva una restrizione che di fatto riguarda soprattutto loro.
Quando invece si poteva agire al contrario: green pass solo per gli over 60, che hanno avuto tempo e occasioni per vaccinarsi. Per i più giovani se ne riparlerà a settembre.

Altro ragionamento che mi sovviene, guardando i numeri di cui sopra.
Fortuna che ci sono tanti non vaccinati in giro, così noi interessati abbiamo potuto vaccinarci in tranquillità... se tutti i vaccinabili fossero corsi a prenotarsi molti dei vaccinati attuali - che ora fanno la morale, "ben vi sta" - sarebbero ancora in coda. Dovrebbero ringraziarli, altro che fargli la morale.

Questo provvedimento si inserisce in una lunga scia di provvedimenti decisi dall'oggi al domani, arbitrari (ricordiamoci i confini amministrativi per le zone arancio...), difficilissimi da controllare. Ricordiamo che il certificato verde (il QR code) è collegato aun'identità, il barista ha l'autorità per controllare l'identità? E ne ha la volontà?
A me disturba, e in prospettiva preoccupa pure, questo adeguarsi con peana e applausi a quel che lo Stato decide che è un bene, anche da parte di soi-disant liberali. Dovuto, secondo me, al fatto che comunque la maggioranza è già a posto con il certificato verde, e della minoranza chi se ne frega...

In tutto ciò, nulla mi togllie dalla testa che stiamo seguendo pedissequamente Macron.
Male, caro Draghi, male: queste cose sono degne del Conte II
L'unica cosa che mi può venire in mente per spiegare una trovata così estemporanea è che si veda un calo drammatico delle prenotazioni per le prossime settimane (sarebbe pure Ferragosto, comunque) che noi "profani" non conosciamo - e che sarebbe il caso di rendere noto, se così fosse, per trasparenza. 

26/7: aggiungo due link interessanti, dal Post e dal Comitato nazionale di bioetica.

Nessun commento:

Posta un commento