mercoledì 21 aprile 2021

Scuola e Covid

Draghi, discorso di insediamento, 17 febbraio:

Non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno [...] Occorre rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Allineare il calendario scolastico alle esigenze derivanti dall’esperienza vissuta dall’inizio della pandemia.

Draghi, 8 aprile:

L'ho detto l'altra volta per i più piccoli, lo dico oggi per i più grandi: l'obiettivo è dare almeno un mese pieno di attività scolastica, che possano almeno chiudere insieme l'anno

Draghi, settimana scorsa: scuola al 100% in zona gialla e arancio.

Realtà: scuola "accorciata" di una settimana, con scrutini anticipati al primo giugno, con motivazioni oscure:

La maggiore flessibilità è stata chiesta dalle scuole stesse, per non appesantirsi di ulteriori incombenze amministrative in vista degli esami di Stato e preparare il terreno ai cosiddetti recuperi estivi.

"Ulteriori incombenze", vale a dire? Gli esami di Stato e gli scrutini non ci sono ogni anno? I recuperi estivi sono a discrezione della scuola...

Realtà:

 

Riesce sempre a stupirmi come la scuola sia un mondo con una forza d'urto e una inerzia così grandi da essere inscalfibili. Non discuto il merito - ho pensato pure io che aprire al 100% sarebbe stata una scommessa, per le superiori un contatto ci vuole, per vedere a che punto sono i ragazzi, ma basta il 50% - ma osservo che si fa quel che dicono i presidi.

Draghi o non Draghi.

In tutto questo, inoltre, trovo completamente invisibile il ministro preposto, Patrizio Bianchi.


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