martedì 20 aprile 2021

Superleghe e scissioni (2)

Sempre ragionando su quanto sta succedendo, che pare un terremoto peggio del Covid (ci torno, su questa cosa).

Sono andato a vedermi la lista dei 30 atleti più pagati 2020: vengono tutti da
- golf
- NBA
- NFL
- boxe
- tennis
- F1
- calcio

Noto che in tutti questi sport dove girano i soldi, presto o tardi, si è arrivati a una situazione di leghe professionistiche separati dalla federazione olimpica.
ATP e WTA non sono ITF, NBA e Eurolega non sono FIBA, WBC non è IBF eccetera. Al massimo hanno accordi per cui le Federazioni si sono trovate la loro nicchia (Nazionali, coppa Davis, Olimpiadi...) ma il grosso è gestito da leghe pro autonome.

Non dico se sia giusto o no, nella boxe la bolla è scoppiata abbondantemente e oggi l'attività di base è finanziata dal CONI con le briciole del calcio, per esempio. La Formula 1 ha enormi problemi di accesso, alla fine sono 2/3 case che corrono con i loro satelliti.

Dico che forse, prima o poi, era da mettere in conto.

Ci sono anche esempi virtuosi: nel tennis le cose hanno funzionato, mi pare. L'attività di base c'è ancora, i giocatori crescono in orbita ITF e poi passano al circuto ATP. Nel basket i club di Eurolega partecipano anche ai campionati nazionali FIP/FIBA

Comunque non credo che cascherà il mondo. Il calcio è lo sport più diffuso del mondo, l'attività di base sopravviverà comunque, magari tornerà un po' più sostenibile anche quella, riducendo i costi. I ragazzini continueranno a sognare di giocare in Superlega e in Nazionale.

Proprio per questo mi pare lunare l'attenzione che mette il mondo politico su questa questione.

Posso capire Valentina Vezzali, che per delega si occupa di sport. Ma Macron, Johnson, Draghi! Qui ci sono dei privati che vogliono decidere di giocarsi delle partite tra loro. A che titolo intromettersi? Non mi viene in mente nessun motivo che non sia populista. Mi ricorda quando Cristina Kirchner decise che le partite del campionato argentino venissro trasmesse, così, de iure, sulla TV pubblica.

La politica ne stia fuori, che è molto meglio.

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