giovedì 25 febbraio 2021

L'animalismo è una cosa moderna

Oggi non parliamo di Vangelo, ma di Antico testamento.

Dalle letture di ieri (Giona 3,7-9):

Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e bestie si coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».

Che c'entrano i poveri animali? Che colpa ne hanno loro?

Probabilmente il senso è quello di "tutto il mondo" che si ferma, ma che crudeltà! Decisamente le Scritture hanno un taglio poco animalista: l'animale come strumento a disposizione completa delle necessità dell'uomo, che può disporne. L'avevamo già notato qui.

Si noti anche  la pessima abitudine di fare vestiti per gli animali. Dalla veste di sacco ai cappottini per cani...

Nessun commento:

Posta un commento