sabato 2 gennaio 2021

Vivere Ospitaletto

Con l'anno nuovo ho ricevuto il numero natalizio di Vivere Ospitaletto, il periodico natalizio.

Ne sono lieto, quest'anno con la storia della pandemia i contatti sono diventati molto più radi e mi fa piacere aggiornarmi su cosa bolle in pentola. L'ho letto tutto, cosa che non faccio mai. Alcune impressioni.

Nell'editoriale del sindaco leggo:

Ora che le misure si attenuano e il Natale e le feste ci riportano ad una normalità graduale,  voglio  ricordare che il più grande rispetto che possiamo trovare è l’aver cura degli altri e  dunque è necessario osservare le regole per non ripiombare in una serie di nuove limitazioni che dobbiamo assolutamente evitare

Probabilmente la frase è stata scritta prime dei decreti sul Natale in zona rossa, quando si sperava nella zona gialla. Ma non è questo che mi interessa: quello che non mi piace è l'equazione negativa per cui è necessario osservare le regole per evitare le limitazioni.
No. Bisogna uscire da questa mentalità di ricerca della "colpa", per cui se si ripiomba nelle limitazioni è "colpa" di chi non rispetta le regole. Può pure essere che siano le regole ad essere assurde, che gli italiani le rispettino in grande misura (come dice Conte) eppure la situazione si deteriori. Perché è inverno. Perché il virus è bastardo. Perché tutta Europa, con popoli diversi, governi diversi, strutture sanitarie diverse, alla fine è (più o meno) sulla stessa barca, e quindi forse semplicemente adda passà 'a nuttata.

Le regole si rispettano perché è giusto rispettare le regole e per cercare di proteggere i nostri cari, per limitare il danno sanitario. Lasciamo perdere i riferimenti alle restrizioni, anche perché così si creano false speranze: rispetto le regole per non avere più restrizioni.
Invece non funziona così! E' lo stesso discorso di "stiamo separati per abbracciarci domani", o di "riapriamo le scuole per non chiuderle più", o di "zone rosse per salvare il Natale". Tutte aspettative disattese! Tutte!
Ormai dovremmo aver capito che rispettare le regole può rendere meno grave il bilancio di questa piaga, ma non ne accorcerà il decorso, solo il vaccino potrà farlo. Smettiamola con queste promesse illusorie.

Proseguiamo.
Mi fa piacere il progetto di miglioramento della viabilità a nord-ovest del paese. Peccato che sia una direttrice per cui il traffico è meno urgente (per chi, dalla zona del casello, deve spostarsi verso Rovato, c'è già la SP19). La vera circonvallazione nord che servirebbe sarebbe nel quadrante nord-est, dove chi deve spostarsi dal casello verso Brescia finisce per intasare via Franciacorta o via IV novembre. Questo è un mio vecchio cavallo di battaglia, purtroppo reso impossibile dalle lottizzazioni dell'era Prandelli.

Riguardo la piscina, il mio parere è noto e mantengo il mio ampio scetticismo. Comunque, una volta approvato il progetto, mi fa piacere che stiamo finalmente procedendo. Mi ha fatto un po' sorridere l'articolo secondo cui i lavori procedono "sotto l'attenta supervisione dei nostri Amministratori", che fanno "sopralluoghi" da cui "emerge l'estesa superficie pubblica del nuovo impianto natatorio" (è quella da progetto, eh, non è una novità!) e "appare imponente e luminosa la copertura in legno lamellare ed  ampie  vetrate  che  sono  rivolte  verso  sud  e  avranno  così  la  vista  sul  lido  estivo". Il lessico un po' agè e la maiuscola ad "Amministratori" mi hanno ricordato una cosa un po' da Istituto Luce, tipo "visita delle personalità allo stadio del Partito" (agevolo testimonianza iconica).

Parliamo un po' anche delle opposizioni. Il gruppo OspiLab scrive:

Come Ospilab continueremo a svolgere il nostro ruolo di controllo e verifica, cercando di non valicare mai la soglia fra l’ambito politico e l’ambito privato/professionale di ciascun consigliere.

Ottimo proposito. La frase immediatamente precedente è:

Probabilmente il periodo “Covid” [...] purtroppo ha reso alcune persone più arroganti di prima.

Devo dedurre che l'assenza di insinuazioni sulle persone comincia dalla riga successiva il buon proposito, tipo quelli che valgono per l'anno nuovo.

Infine Antonini. Leggo la sua "lista della spesa". Condivido la necessità di palestre per l'attività sportiva locale, ma sono dell'idea che Ospitaletto ha una storia sportiva (specialmente del volley e del calcio, ma anche di altri sport) e una dimensione demografica per cui è possibile avere anche delle ambizioni, che meritano un palazzo dello sport "serio". Ciò non esclude che magari, annessa al palazzo, ci possa essere una palestrina in più, come avviene in tante strutture.


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