martedì 23 aprile 2019

Sabato santo

Il sabato è il giorno in cui, sulla terra, non succede nulla.
Ma Gesù è già risorto: è nel limbo, a salvare Adamo e i patriarchi.
Li riporta alla visione di Dio, alla pienezza. Il Sabato Santo è il giorno a partire dal quale l'uomo ha la possibilità di ritornare alla comunione col Creatore, dalla quale fu distaccato dal peccato primigenio. Ora il peccato è vinto. La domenica ci sarà la manifestazione agli uomini (rectius: alle donne), ma la risurrezione è già storia.
Riflettevo sulle riflessioni (dev'essere quella che si chiama una metariflessione) dei giorni scorsi. Quello che ho scritto sul giovedì santo si potrebbe riassumere in "Prete, diventa ciò che sei" o "Sposo, diventa ciò che sei". Questi sono casi particolari di quella famosa e favolosa affermazione di san Giovanni Paolo II: "Uomo, diventa ciò che sei!".
E cosa è l'uomo, se non immagine e somiglianza di Dio? Con la resurrezione, in cui l'Uomo-Dio supera il limite umano per eccellenza - la morte - e torna ad essere vero uomo, vivo, che mangia e beve e si può toccare, e poi torna alla comunione col Padre nell'Ascensione, ci è data la possibilità di conformarci, ora in modo imperfetto, domani in modo perfetto, all'immagine di Dio - cioè alla nostra vera immagine.
Grazie!

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