lunedì 18 febbraio 2019

Maria regina degli Scozzesi

Sono stato a vedere Mary queen of Scots, impropriamente tradotto in italiano come Maria regina di Scozia.
Un film senza infamia né lode, molto classico nella parte visiva e nella costruzione della storia.
Mia moglie, l'esperta di storia della famiglia, mi informa che il film è storicamente accurato: gli avvenimenti narrati sono sostanzialmente corretti, con alcune inevitabili concessioni alla fiction, come l'incontro finale tra le due regine (che se non sbaglio è immaginato anche in altri film).
Così mi sono trovato davanti un esempio di come un film storicamente accurato possa essere stravolto dai dialoghi e da ciò che il regista o lo sceneggiatore lasciano intendere.
Il film suggerisce una specie di "solidarietà femminile" tra le due regine, e gioca molto sulla colpevolizzazione dei maschi che stanno loro intorno in quanto maschi prevaricatori della donna che deve stare sottomessa. In questo modo si esaspera un tratto effettivamente esistente dell'epoca, senza peraltro rendere giustizia a Elisabetta, dipinta in alcuni passaggi come una specie di alienata distrutta dal desiderio inappagato di maternità. Così, per dare la "colpa" delle lotte con Maria agli uomini cattivi del suo consiglio, si finisce per dipingere la regina d'Inghilterra come un'inetta.
Maria invece è dipinta come tollerante e ricerca l'alleanza con l'altra donna. Invece sappiamo che anche lei giocò parecchio nelle contrapposizioni religiose tra cattolici e protestanti, e si contrappose a Elisabetta per tutta la vita. Per non parlare del tocco gay-friendly: all'omosessuale Davide Rizzio, Maria dice "non è colpa tua, tu non hai tradito la tua vera natura".
Che il film fosse venato da uno stucchevole politicamente corretto si intuiva fin dalle prime scene, quando si vede che l'ambasciatore di Elisabetta è un nero (!!!) e che una sua dama di compagnia è orientale (!!!).

Su quest' ultimo particolare, ragionando in termini generali, mi chiedo come sia giusto pensarla. Per film di pura fantasia ovviamente non ha alcuna importanza se l'attore è bianco o nero. Ma per film storici? Non sarebbe meglio cercare dei profili somiglianti ai personaggi da rappresentare? Oppure dovrei pensare che anche in questo caso ogni ruolo potrebbe essere affidato a tutti? In effetti per rappresentare Gesù non si cercano certo attori arabo-palestinesi.
Certo tutto questo mio discorso nel caso specifico decade quando leggo che il regista ha dichiarato che non avrebbe diretto un film "all-white". Quindi è stata una scelta politicamente corretta. Ne prendo atto.

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