mercoledì 7 novembre 2018

Piccoli passi perduti

In questo periodo mi ritrovo un po' spaesato rispetto alle scelte della nostra diocesi, del nostro vescovo.
Spaesato dal turbine di cambiamenti che stanno avvenendo, con un vorticoso giro di parroci. Al riguardo ho una ipotesi: il vescovo ha voluto far capire subito chi comanda, dopo una amministrazione precedente considerata poco di polso.
Ma sono spaesato anche per altre scelte, in cui non vedo prospettiva. Ho l'impressione che la nostra Chiesa stia cercando a tentoni una direzione, ma senza sapere veramente dove andare.
Negli ultimi anni ho sentito parlare di varie "idee", "buone intenzioni", come le "piccole unità territoriali", poi le "unità pastorali". Tutte idee buttate lì, magari a livello centrale, che poi non vengono perseguite e non se ne sente più parlare, fino alla nuova "idea". Non so se sia un problema di ricezione tra i preti - che evidentemente praticano più la castità dell'obbedienza, perché se praticassero la prima come praticano la seconda non saremmo in crisi demografica - o di direzione centrale o di oggettiva impossibilità delle proposte, ma da pecorella del gregge sono piuttosto disorientato.

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