martedì 12 maggio 2015

Vedi Napoli e poi ruspi

Sono di ritorno da una decina di giorni con mia moglie a Napoli e dintorni. Alcune impressioni.

Napoli non fa nulla per smentire gli stereotipi che la accompagnano. Ci sono quelli con i tavolini che fanno il gioco delle tre carte per strada, gli scugnizzi che giocano a pallone, i palazzi anni '50 a 5-6 piani col cortile quadrato interno e l'appartamento del portiere nell'androne, i fili stesi tra un palazzo e l'altro, le donne che calano il cestino dal balcone, i motorini in due senza casco sui marciapiedi di fronte ai vigili, i parcheggi in doppia e tripla fila, le macchine che passano col rosso, gli scooter contromano, quelli che ti vendono il cornetto e ti scacciano il malocchio con la tiritera in napoletano, quelli che vanno in giro con la maglia del Napoli, i banchetti che vendono sfogliatelle e pizza fritta, lo sporco per terra e fuori dai cassonetti (anche se quasi nessuna "montagna").

Andando a Caserta, Acerra, Sorrento e Salerno, invece, queste cose non si vedono. Sembra che sia proprio la città a fare un mondo a sè stante.

Le ferrovie regionali gestite dalle FS sono spettacolari: sempre puntuali, treni belli  puliti, contollori frequenti. Una sorpresa, farei volentieri cambio con Trenord. Sulle ferrovie locali di Napoli (metro 2, circumvesuviana, nolana, circumflegrea, cumana), invece, stendiamo un velo pietoso.

Il personale degli uffici informazioni turistiche (specialmente quello di Napoli Centrale, ma anche altri) è preparato e gentile, si fa in quattro per essere utile.

In dioci giorni mi è stato sempre fatto lo scontrino, tranne per due caffè. Bella sorpresa anche qui.

La città di Napoli non ci è piaciuta moltissimo, anche perché lo stile barocco non è proprio nelle nostre corde. Certo i musei contengono dei capolavori unici. In compenso il resto della regione (reggia di Caserta, Casertavecchia, Positano, Pompei, Paestum) è un gioiello.

E veniamo alla ruspa del titolo. Vedendo alcune zone, alcuni scorci del capoluogo non ho potuto fare a meno di pensare alla frase di Salvini sui campi rom: "15 giorni di preavviso, e poi la ruspa. Sono indecenti." Ecco, lo stesso criterio dovrebbe essere applicato anche per una parte di Napoli. Non si capisce come si possa considerare degna di una Paese civile la situazione di alcuni vicoli, palazzi, isolati.

Naturalmente si tratta solo di una provocazione, perché né per i Rom, né per gli abitanti dei quartieri "bassi" di Napoli abbiamo le risorse per offrire soluzioni abitative alternative. Mi veniva in mente solo un parallelismo per quanto riguarda il metro di giudizio. A meno che non vogliamo credere che Salvini parlasse dei campi rom non tanto per le condizioni di vita, ma perché i loro abitanti sono Rom. Lungi da me pensare a un ragionamento così razzista!

Però potrebbe essere utile usare la ruspa per la Circumvesuviana. Treni fatiscenti vecchi di 40 anni, con i vetri rotti, senza sedili, con stazioni altrettanto fatiscenti, sporche, imbrattate, senza nemmeno i cartelli che segnalano la destinazione. In quel caso non lasceremmo per strada nessuno, semmai potremmo far passare qualche bus in più, ma la mancanza di un treno in queste condizioni non è grave come la mancanza della abitazione. Semplicemente non mi pare che ci siano le condizioni di decenza minime per un Paese che non appartenga al terzo mondo.

O almeno non la si consigli ai turisti. La Circumvesuviana è la ferrovia che porta a Ercolano e Pompei. La ragazza dell'info point ci aveva avvisati che prenderla "è già un'esperienza archeologica", ma non possiamo presentare un biglietto da visita simile a degli stranieri. Se qualche napoletano proprio ci tiene ed è disposto a sopportare il disagio, sapendo a cosa va incontro, faccia pure, ma non possiamo offrire un "servizio" simile a dei turisti. Ho visto facce choccate e schifate. Che figura ci facciamo, come Napoli o come Italia? Tanto più che a Pompei fermano anche i treni FS. E' vero che arrivano 600 metri più lontano dall'ingresso dell'area archeologica, ma è sempre una cosa più che fattibile.

A chiosa finale, mi dichiaro d'accordo con questo articolo. Napoli è pittoresca, ma non ci vivrei.

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