martedì 8 luglio 2014

Su PGT, SUAP e viabilità

C'è una cosa che notai fin dalla riunione di presentazione del PGT, e che non ho mai scritto. Ora ho avuto un attimo di tempo per far mente locale con chi di dovere.

Alla riunione, il sindaco fece notare di aver disdetto l'autorizzazione per il SUAP in località Camaione concessa da Prandelli, pur dovendo mettere mano al portafogli per rimborsare l'operatore che ne aveva fatto richiesta (vicenda tra l'altro che va per carte bollate).
Secondo Sarnico, il SUAP avrebbe coperto un'area agricola (l'ultimo campo confinante con la statale, tra la Cromatura Cotelli e le Magie del Forno) con una superficie edificata, con il rischio di trovarsi una nuova area commerciale. Inoltre in quella zona sarebbe dovuta sbucare una nuova strada di sfogo dallo svincolo della BreBeMi, che si trova appena a sud della statale e dell'autostrada.

La versione del centrodestra è un po' diversa: il SUAP sarebbe dovuto essere un insediamento produttivo, e non c'era modo che si trasformasse in commerciale; inoltre la nuova strada era una richiesta della Provincia, distinta dal SUAP e legata al fatto di non voler rimettere mano al sottopasso di S. Antonio a Castegnato. Prandelli si oppose a questa strada, visto che avere due rotonde in 50 metri (prima e dopo il ponte dell'autostrada) renderebbe ancor più intasato quel tratto già critico.

La soluzione prevista da Sarnico per scaricare il traffico in uscita da BreBeMi è stata indicata, la sera dell'incontro pubblico sul PGT, nella strada connessa all'ATp1 (l'ambito di trasformazione della zona Archetti Legnami-ASO). Questa strada, proveniente dal sottopasso della ferrovia in zona stazione, correrebbe fino alla circonvallazione, permettendo al traffico di bypassare via Martiri della Libertà.

A me sembra che rinunciare a una strada periferica (al Camaione) per rischiare di avere il traffico in uscita da BreBeMi e diretto verso la tangenziale Sud cittadina più centrale al paese non sia una mossa furba. La nuova strada porterebbe i veicoli in bocca a villaggio don Patelli e a fianco della zona residenziale di via Ferriera-via Togni-via A.B. Michelangeli.

Quanto alle ricadute negative del SUAP al Camaione, mi paiono molto limitate. Si sarebbe coperto un campo, ma in una fascia completamente artigianale (come detto, è l'unico campo rimasto ai lati della statale). Non si sarebbe chiuso nessun corridoio ecologico: anche lo schema della Rete Ecologica Comunale classifica quel posto come "interruzione ecologica infrastrutturale".
Anche se si fosse realizzata una nuova area commerciale non mi parrebbe un gran danno: è in una zona completamente fuori dal centro, al confine con una zona già commerciale come le Magie del Forno. Anche se nascesse un altro simil-Magie del Forno lì accanto, o persino un altro discount, non vedo come potrebbe danneggiare i commercianti di Ospitaletto: nessuno che vada in centro in macelleria/gelateria/pelletteria ecc. smetterebbe di andarci se ci fosse un punto vendita al Camaione, non se già oggi non va all'Italmark.

Insomma, non capisco bene la scelta di preservare quella zona (periferica e non di pregio) e rifiutare una strada lì e nello stesso PGT prevedere comunque la perdita di altri campi (sempre non di pregio) e la costruzione di una strada che rischia di essere molto battuta, ma più vicino al centro. E tra l'altro, per fare ciò si è pure pagato.

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