lunedì 16 dicembre 2013

Padre nostro

Domenica ho assistito alla S. Messa con sei battesimi.

Le famiglie dei battezzandi non sembravano molto coinvolte. C'è stato chi è arrivato in ritardo sull'altare, c'è stato chi ha passato metà del tempo a intrattenere con smorfie e saluti qualcuno (immagino un fratellino o sorellina dei battezzandi) che si trovava nei banchi, non c'era molta partecipazione (eufemismo) nel momento dei canti o delle risposte dell'assemblea.

Sarebbe bello veder calare i battesimi come calano i matrimoni in Chiesa, mi sono detto. Sarebbe bello privilegiare la scelta consapevole alla scelta tradizionale.

Però c'è stato un momento: il momento del Padre Nostro. Allora tutti, genitori, padrini, madrine, hanno recitato la preghiera insieme all'assemblea.

Mi ha fatto quasi impressione. La preghiera di Gesù, quella dei figli, la conoscono ancora tutti. Allora forse va bene anche il battesimo ai bambini: se insegneranno almeno il Padre Nostro ai figli, come lo conoscono loro, semineranno un seme. Il seme della comune figliolanza, e quindi della comune fratellanza.

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