martedì 2 luglio 2013

Sul Consiglio Comunale

Premetto che non sono andato al Consiglio: sì, ho bruciato un'altra volta :-).

Affidandomi ai resoconti di stampa e alle parole di chi c'era, però, voglio dire che se fossi un elettore del centrodestra non sarei contento della scelta fatta all'ultimo Consiglio.
Anzi, diciamo pure che come cittadino vorrei un'opposizione che si comporta diversamente, che mette in difficoltà la maggioranza (e infatti sulla questione del famoso senso unico di villaggio S. Caterina feci i complimenti), che lotta, che esercita la sua facoltà di controllo, che denuncia anche duramente.
Ma che c'è, che non "scappa" (lo so che l'idea non era questa, ma all'atto pratico l'effetto è lo stesso), che discute, che ci sta a confrontarsi. E anche che accetta il gioco per cui ora è lei la parte debole, la minoranza, e che il pallino l'hanno in mano gli altri.

Non vedo come si possa esercitare il controllo senza essere in assemblea, e i voti si prendono per starci, in Consiglio, anche quando sembra inutile. E' una responsabilità di ogni consigliere. L'Aventino (che non ha mai portato frutti, tra l'altro) lasciamolo a momenti più importanti.

Anche perché è vero che di solito le mozioni si discutono all'inizio, ma anche senza parlare di IMU il primo punto all'ordine del giorno era il PGT, argomento che dovrebbe interessare la cittadinanza come e più dell'IMU.

In aggiunta: mi pare che buttare un'ora di tempo per discutere dell'ordine degli argomenti, e litigare su questo, sia un fiume di parole sprecate. A parere mio fa parte di quelle cose che allontanano il pubblico dalla politica: la sensazione è sempre l'inconcludenza, dopo un po' di batti e ribatti il pensiero è "Ma 'gni a segn!".

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