domenica 5 maggio 2013

Silvio for president

Detto che continuo ad essere scettico sulle prospettive del governo, trovo (come al solito) indegno l'atteggiamento di Berlusconi che ancora ad urne (della fiducia) aperte ha cominciato a mettere condizioni a destra e a manca.
Immagino che l'intento sia dimostrare a Letta che Silvio lo tiene in pugno e che - stante la grande difficoltà del PD - detiene la golden share della maggioranza. Se lo sta cucinando a fuoco lento, insomma.

Di fronte a questa situazione e con i precedenti che tutti conosciamo, ovviamente, monta il risentimento a sinistra per la richiesta da parte di Berlusconi della presidenza della futura, ipotetica convenzione per le riforme. Capisco, e anch'io vedo l'impresentabilità del Cavaliere come "padre" della Terza Repubblica.

Però, data la situazione, io credo che la presidenza gli andrebbe concessa. E' l'unico modo per vincolare Silvio alle sorti del governo: simul stabunt, simul cadent. Finito il governo, finisce anche la figura di "padre nobile" di Berlusconi e il suo alibi contro i giudici.

Tanto il PD agli occhi della sua base è già screditato, l'inciucio l'ha già fatto, Grillo ha già di che sbraitare e la presidenza Berlusconi farà solo aumentare un po' il volume. E' però necessario inchiodare a qualche evidente responsabilità anche il Pdl, che già con Monti ha dimostrato di intortare l'opinione pubblica scaricando la responsabilità dei provvedimenti che vota (surreale, a pensarci, la posizione sull'Imu).

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