lunedì 27 giugno 2011

Vendere fumo

Qui uno dei motivi per cui Vendola mi sembra un venditore di fumo.
Oddio, io credo che il (fumoso) modello di società che ha in mente sia insostenibile, almeno a breve termine, per qualche decina d'anni a essere ottimisti, finché i soldi per far tutto col pubblico non ci saranno.
Forse stavolta dovrei essere felice perché si mantiene ancorato alla realtà vera.

Ma mi dà molto più fastidio il suo atteggiamento demagogico: il 13 giugno diceva: "Oggi perde l'Italia delle lobbies, perde una lunga storia di ossessione privatrizzatrice... Per me si tratta della vittoria di una vita".

Grazie ancora a Francesco Costa per l'azzeccata sintesi: "Niente di nuovo, insomma. Anche stavolta nel centrosinistra c’è chi pensa di vincere le elezioni raccontando balle demagogiche ai suoi elettori, promettendo cose che non potrà e non vorrà mantenere e che provocheranno il ritorno dei movimenti dei delusi, dei siete-come-Berlusconi, delle manifestazioni contro il Governo organizzate dai partiti di Governo, eccetera eccetera. Auguri."
Spero che il PD non sia di questa risma, oppure anche se "il vento cambia" torneremo davvero ai girotondi, ai Pancho Pardi, ai Nanni Moretti, alla sinistra in piazza con la CGIL contro il futuro governo all-inclusive Bersani. (Bersani chi? quello che ha cambiato idea sui referendum?)

E invece l'Italia ha così bisogno di una sinistra europea...

Nessun commento:

Posta un commento