giovedì 10 marzo 2011

Povera gioventù

...gioventù nel senso di Juventus.
All'inizio dell'anno ero stato facile profeta quando avevo ipotizzato una Juve di seconda fascia, con un allenatore che una volta di più si è dimostrato inadatto a gestire una squadra con ambizioni.

Per l'allenatore il problema è relativo, si cambierà a fine anno: ormai in Champions non si arriva più, fare o meno l'Europa League è indifferente, salvarsi - absit iniuria verbis - è sicuro, perciò cambiare ora è inutile.
Per l'anno prossimo è necessario individuare un allenatore migliore, che abbia la possibilità di allenare una grande. Allenatori così non ce ne sono molti, e quelli già testati (Capello, Lippi) costano un'iradiddio. Allora l'unica possibilità è quella di "crearsi" un allenatore bravo in casa, o meglio "testare" un allenatore, dargli la grande chance.
Che differenza con Ferrara? Che - come detto - preferirei non partire da zero. Niente Vialli, Nedved e consimili, quindi.
Che differenza con Delneri? Che preferirei testare qualcuno che non abbia già fallito sulle panchine delle grandi squadre (Porto, Roma). Dovrebbe essere un allenatore che ha sempre fatto bene con le squadre medie e che non ha ancora avuto la grande chance.
I nomi? Me ne vengono in mente due: Delio Rossi e - forse ancor di più - Gasperini. Entrambi protagonisti di esoneri abbastanza immeritati, Rossi ha fatto bene con Lazio e Palermo, Gasperini ha fatto tante ottime stagioni a Genova. Al limite si potrebbe provare Antonio Conte.
La squadra è debole, ma non così debole come dice la classifica. Con Capello la stessa squadra sarebbe in lotta per la Champions, ne sono convinto. E' necessario un tecnico che sprema il meglio da ciò che ha: Delneri evidentemente non lo è, con le sue fisse tattiche. I due succitati hanno sempre ottenuto il massimo dai loro giocatori.

E veniamo alla squadra. E' debole, e raffazzonate (e costose) sono anche le pezze messe con il mercato. Questo può non essere grave: ci si mette il cuore in pace, puntando per qualche anno alla Coppa Italia come massimo traguardo.
Il problema è costruire una squadra con prospettiva, con criterio. Il dubbio è se Marotta sia in grado di farlo per una grande squadra. L'allenatore si cambia, ma se il DS è sbagliato si costruiranno squadre sbagliate.
Io gli darei ancora una chance, ma anche Marotta deve cambiare marcia. Non è possibile pagare Martinez quanto il Milan per Robinho!

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