lunedì 18 luglio 2022

La crisi del governo Draghi

Sulla attuale crisi di governo (?) causata dal mancato voto del M5S sul Dl Aiuti, la miglior analisi che ho trovato è quella di Piero Ignazi per il Milino.

Draghi non ha mai sopportato, comprensibilmente, la politique politicienne.
Il suo mandato era esaurito, per sua stessa dichiarazione, con la fine dell'emergenza e l'instradamento del PNRR.
Voleva andare al Quirinale, stare lì a gestire le (prevedibilissime) fibrillazioni pre-elettorali non gli garba.

Conte gli ha dato una scusa, ma non è stato il primo né sarà l'ultimo, in questi prossimi mesi, a fare i capricci.
Un mese fa Italia Viva si è astenuta (non assente, astenuta) sulla riforma della giustizia.
La differenza è che a Renzi è stato fatto il favore di non porre la fiducia, nonostante le richieste di parte della maggioranza; a Conte inveceno, nonostante la mattina del voto se ne parlasse.
E in precedenza la Lega ha introdotto molti distinguo, dal green pass alle concessioni al catasto, con tanto di ministri che non si presentavano al consiglio dei ministri.
Forza Italia e Lega hanno votato più di una volta in aula con Giorgia Meloni.
Il PD ci mette del suo in maniera più sottile, continuando a presentare in aula provvedimenti di parte (ddl Zan, ius scholae, cannabis) che, al di là del merito, sono notoriamente inaccettabili per una parte della maggioranza.

In tutto questo panorama di dispetti e dispettucci, i grillini sono i più "ingenui", si muovono come elefanti in cristalleria e mancano delle finezze degli altri; quindi hanno finito per far traboccare il vaso.

Io spero che Draghi faccia un gesto di responsabilità e resti a bere l'amaro calice fino in fondo, se no toccherà a qualcun altro (Franco? Amato? Cottarelli?).
Sarebbe bene che finisse ciò che lui e Mattarella hanno iniziato.
In fondo se sei il migliore è ora che lo devi dimostrare, non solo quando vieni osannato a reti unificate.
Più o meno quello che, con parole gentili, gli ha ricordato Mario Monti sul Corriere: hai voluto la bicicletta? Pedala fino in fondo.:

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