martedì 10 maggio 2022

RIP, Marta Russo

Oggi cade il 25esimo anniversariod ella morte di Marta Russo.
Sull'argomento avevo già scritto qui, dove rimando per la descrizione del bel podcast Polvere.

Tra i vari articoli che ripercorrono la vicenda, mi sono imbattuto in questo. E' la risposta di Dacia Maraini al padre di Scattone, che aveva parlato del ruolo degli intellettuali in una condanna "preventiva" al figlio.

Quella risposta mi ha fatto una grande impressione per quanto sia fuori fuoco.

Mi hanno colpito in particolare tre cose:

1) i discorsi femministi secondo cui ai due testimoni maschi si crede più che alla testimone donna Gabriella Alletto. Maraini dice "non è vetero-femminismo", ma ora sappiamo che era una specie di "proto-femminismo", pensando a certe parti del movimento Me too: il rischio è quello di valutare la parola di uno contro la parola dell'altro a seconda del sesso del parlante, a costo di andare a detrimento della presunzione di innocenza.

2) la vacuità di discorsi tipo "l'ambiente in Sapienza fa schifo, ci sono i baroni, ci sono pochi professori, quindi (eh???) prima o poi ci scappa il morto"*. Questo ragionamento è messo in bocca con poche varianti sia a Dacia Maraini che a Ida Magli. L'impressione che ne ricavo è di due persone che hanno avuto brutte esperienze con la Sapienza e che riversano la loro bile in un episodio che c'entra come i cavoli a merenda, con un non sequitur enorme e tirando così in ballo persone (di cui una morta) e famiglie che assurgono a simbolo del sistema marcio.

3) il rifiuto di definirsi intellettuali, ma chi, noi, scherziamo? Da parte di entrambe le intervistate.
Dacia Maraini, Ida Magli, se non sono intellettuali loro, chi lo è?
Anche qui mi pare il prototipo di un atteggiamento populistico di una società che guarda con sospetto i "professoroni".

Forse la reazione pubblica e giornalistica fu anche orientata dal fatto che si era appena usciti dalla sbornia di Mani Pulite, quando avevamo dipinto i giudici come i tenutari del Bene e della Verità, come dei giustizieri che puniscono i cattivi.

Ma si vedono anche i prodromi di atteggiamenti populistici e forcaioli che emergeranno dopo 15 o 20 anni.
I germi del populismo vengono da lontano.

* Mantengo solo un caveat: i nostri giornali hanno la brutta abitudine di usare le virgolette per quelle che sono solo estrapolazioni. E' l'unica "difesa d'ufficio" che mi può venire in mente.

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