giovedì 1 ottobre 2020

E allora il PD?

Oggi propongo un medley di pezzi che fotografano qualche parte dello scenario politico attuale.

Cominciamo con questo pezzo, di prima delle recenti votazioni, che critica il PD.
Ad esso fa da contraltare quest'altro pezzo, di dopo le elezioni, che invece individua il PD come l'unico "vincitore" della tornata elettorale.

Trovo - strano caso - condivisibili entrambi i pezzi. Sono sempre stato piuttosto scettico sull'alleanza PD-M5S. E' però vero che finora sembra che abbia funzionato per limitare i danni, e che anzi il partito più danneggiato non sia il PD. Non ci avrei scommesso. Anche i toni del governo sono cambiati, in meglio.

E' altrettanto vero che oltre ai toni è cambiato ben poco: i decreti sicurezza sono ancora lì, quota 100 vedremo se sarà abolita ma per ora è ancora lì, a livello di contenuti cosa c'è di nuovo? La riduzione dei parlamentari, che è una bandiera grillina.
Un governo beneducato, che non muove una virgola.

Ottimo successo la promessa di Recovery Fund, va detto, ma è ancora di là da venire.

Man mano che passano gli anni, e Berlusconi eclissa, Monti floppa, Renzi si autoesclude, Calenda non sfonda, man mano che passa il tempo, sempre più un'area moderata ridotta (altro che praterie) ma presente rimane senza rappresentanza.

E così, come accade ormai da anni, dovrò decidere se votare il partito unico - con sempre meno voglia - o disperdere il voto.

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