mercoledì 22 luglio 2020

L'Europa e Manzoni

Mi è capitato, in questi giorni, di leggere il Marzo 1821.
Mi emoziona sempre, quella poesia. E' chiaramente retorica, ma io sono sensibile  quel tipo di retorica risorgimentale.
Leggendo, è impossibile non pensare all'Italia attuale. Che ne avrebbe detto Manzoni?
Io credo che avrebbe osservato che , in ogni caso, oggi l'Italia può essere messa male finché si vuole, ma non lo fa per mano di chi raccoglie ove arato non ha. Lo fa in piena autonomia, non per i voleri dello straniero oppressore. Lo fa per scelta e colpa di italianissime genti. E questo è comunque un miglioramento, perché l'autodeterminazione concede la speranza di riscatto.
Allora il pensiero va a chi invece sostiene che siamo "servi di Bruxelles", e al Consiglio europeo che ha invece portato risultati nei giorni scorsi.
Mi pare che l'Italia sia povera perché ha bisogno di vincoli esterni per fare ciò che va fatto. L'autodeterminazione non è in grado di responsabilizzarsi per fare ciò che è giusto senza che qualcuno ci costringa. Ben triste condizione di "minorità".
Invece noi con i soldi dell'Europa compriamo i banchi a rotelle.

Nessun commento:

Posta un commento