lunedì 17 settembre 2018

Il secolo dello spegnimento dei lumi (2)

Titolo questo post come il precedente. In comune hanno poco (o forse no, non l'ho ancora focalizzato) se non l'atmosfera.
Ho trovato queste parole di monsignor Georg Gaenswein, storico braccio destro di Benedetto XVI. Le trovo belle, le offro.
Dell'Opzione Benedetto, di cui parla Gaenswein, avevo già accennato qui. E' un'opzione per il futuro, una delle possibili.
Nel mentre sto leggendo il saggio Chiesa e democrazia, di Antonio Acerbi. Ho apena finito di leggere la parte su Maritain. Un gigante. Posizioni complesse, per cui forse non ho la preparazione sufficiente, ma si capisce che ha fatto uno sforzo intellettuale titanico.
Ecco, leggendo le parole di mons. Georg - e quelle di Benedetto XVI da lui riportate - non posso fare a meno di confrontarle con l'idea personalista di una società democratica fondata su valori morali, essenzialmente cristiani.
Mi pare che la posizione di Maritain potesse andar bene quando la mentalità cristiana era comunque un idem sentire di fondo, e mi sembra che lui fosse molto eurocentrico come visione. Anche la libertà di pensiero e di religione - in Maritain - funzionava finché comunque la maggioranza sceglieva liberamente un approccio cristiano (più o meno praticante, non importa).
Man mano che ciò non avviene più, e ci confrontiamo sempre più spesso con altre religioni, mi chiedo quale sia l'approccio teoretico che dovremmo utilizzare. E si torna all'Opzione Benedetto.

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