lunedì 13 aprile 2015

Bilanci e risanamento

Leggo sull'ultimo numero del giornalino comunale l'intervento di Massimo Reboldi, da cui apprendo che il bilancio del Comune di Ospitaletto è di 18 milioni di euro all'anno.

Poche righe sotto si parla del
[...] debito lasciato in eredità dall’allora Sindaco Prandelli e assessore Chiari, che tra cause perse con Italgas, atti unilaterali d’obbligo per aree trasformate prima dell’approvazione del PGT e introiti registrati ma mai incassati di aree mai cedute, ammontava a 8 milioni di euro.

Reboldi ci dice insomma che il debito ammontava al 44% del bilancio comunale!
Ma soprattutto, Reboldi e il Sindaco ci informano che nei prossimi anni partirà l'auspicata riduzione delle tasse, che finora non si è riuscita a fare per colpa del debito pregresso. Dobbiamo quindi desumere che Bordonaro è riuscito a ripianare il bilancio rientrando in soli due anni (arco temporale citato dallo stesso Reboldi) da un debito così importante?

A me sembra che ci sia qualcosa che non va, in questa versione.

Intanto, il rientro dal debito ha avuto una grossa mano dal Commissario, che ha applicato il ben noto aumento delle imposte locali fino ai massimi. L'amministrazione Sarnico si è trovata un risanamento già avviato, quindi per lo menola prospettiva temporale va un po' estesa, dando merito anche a qualcun altro. Prandelli ha lasciato il suo "buco" nel 2011, quattro anni fa, non due.

Ma fidiamoci di Reboldi, e conteggiamo il tempo di attività come dice lui: due anni. Dobbiamo quindi pensare che in due anni questa amministrazione ha ripianato per ogni anno un debito pari al 22% dell'intero bilancio comunale.
Facciamo un parallelo col bilancio statale: esso ammonta a circa 500 miliardi di euro l'anno. Rientrare ogni anno del 22% significa recuperare 110 miliardi di euro, ovvero quasi il 7% del PIL.

Altro che fiscal compact! Di fronte a una performance simile bisognerebbe proporre l'assessore al Bilancio come commissario europeo, e mandarlo a risanare la Grecia. Invece nell'intervento di Reboldi non si fa nessun cenno all'assessore, che - come sappiamo - non è nemmeno più assessore.

Insomma, caro Massimo, qui o si taglia la stima del debito, o si ricalcola l'orizzonte temporale fino al commissariamento, o si fa un monumento a Bordonaro!

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