domenica 20 aprile 2014

La Pasqua della gratuità

Qualche giorno fa ho partecipato a due serate degli Esercizi Spirituali per adulti predicati da padre Fabio (piamartino).

Mi ha fatto pensare soprattutto un particolare della sua spiegazione del miracolo dei dieci lebbrosi.
L'unico che torna a ringraziare Gesù è il samaritano. E' l'unico che non legge il miracolo per il proprio interesse: mentre gli altri, una volta guariti, potranno tornare nella città, lui continuerà ad essere escluso dalla comunità per via della sua religione, se non più per la malattia.

Questa condizione gli permette di accettare il dono di Dio in un'ottica di gratuità, senza pensare al tornaconto, al do ut des.

La sfida della gratuità è una delle più difficili da accettare, almeno per me (e noto che mi ripeto). Accettare la grazia, saperla riconoscere, senza dare nulla in cambio e non pensando al proprio tornaconto, è fuori dalla nostra mentalità.

E' la sfida del Cristianesimo, che è la religione del triduo. Il simbolo dei cristiani è la Croce, la Croce del Venerdì Santo, il dono più gratuito ed estremo che Dio fa di sè. Il dono di cui non potremo mai essere degni, senza la forza dell'Eucarestia, della Cena del Signore, e della Resurrezione che rende vincente quel dono stesso contro la morte.

E allora buona Pasqua della Comunione, del Dono gratuito e della Resurrezione!

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