sabato 1 marzo 2014

Su consumo del suolo e urbanizzazione

L'analisi del PGT, con l'accento posto sulla densità abitativa di Ospitaletto e sul consumo del suolo al 61,5%, mi ha fatto tornare un quesito che mi sono sempre posto: è veramente così soffocato il territorio in cui viviamo? Ne avevo già accennato in questo vecchio post (penultimo paragrafo). E' vero che siamo il secondo paese della provincia per densità dopo il capoluogo, ma il sospetto è che ciò avvenga (anche) per i confini penalizzanti del nostro piccolo Comune. Appena oltre i nostri confini, infatti, troviamo sì alcune zone industriali, ma anche molti campi: verso Passirano lungo via Vallosa*, verso Paderno lungo via S. Antonio, nella fascia tra la Trepola e la ISA, nella zona tra il Papillon e Rovato.
L'effetto ecologico mitigatore* di questi spazi agricoli non si riverbera solo sui Comuni che li amministrano: l'"aria buona" non conosce i confini delle mappe. Lo sappiamo bene da quando ci arrivava l'aria cattiva della discarica Bosco Sella.

Per valutare questo dubbio ho provveduto a svolgere una piccola analisi, grazie a questa mappa interattiva fornita dal sito della Provincia. Ho provveduto a salvare un'immagine (riportata in calce al post) della nostra zona che contenesse solamente l'indicazione dell'area urbanizzata, disattivando tutti gli altri parametri, e poi ho scritto un piccolo algoritmo di elaborazione dell'immagine stessa per valutare la percentuale di area urbanizzata in cerchi concentrici attorno a diversi paesi. Ho svolto l'analisi per Ospitaletto, per i Comuni a noi contigui e per altri che mi sembravano significativi (Franciacorta, hinterland cittadino, paesi con alta densità abitativa). Di seguito i risultati: la tabella riporta la percentuale di suolo urbanizzato in un certo raggio dal centro di ogni paese.
[Nota: lo so che non si legge, ho litigato parecchio con la formattazione e non riesco a inserire una vera tabella leggibile, quindi mi è toccato mettere l'immagine. Cliccandoci sopra si apre uno screenshot più leggibile, magari apritelo in un'altra finestra per avere sia il testo che la tabella]
Tabella

I dati sono ordinati secondo un'occupazione del suolo decrescente, prendendo come riferimento la zona di raggio 5km.

La prima colonna (raggio 1,5km) non è molto significativa: per Comuni grandi come Chiari e Rovato la dimensione del centro abitato arriva vicino a questo limite, da qui i loro valori molto alti. Il calcolo però mi serviva per verificare il valore ottenuto per Ospitaletto, il cui territorio ha una dimensione comparabile con questo raggio. Il risultato pari al 55% è compatibile con il 62% di terreno urbanizzato che si ritrova nel PGT: la differenza può essere spiegata con l'approssimazione di forma (ovviamente i confini di Ospitaletto non sono un cerchio) e con il fatto che la mappa inevitabilmente introduce confini grossolani per le aree urbanizzate (non può tracciare le strade e le ferrovie, per esempio, né le cascine isolate). Comunque mi sembra un risultato abbastanza affidabile per poter effettuare dei confronti spannometrici.

Il valore molto alto per Ospitaletto cala drasticamente se allarghiamo il cerchio a 3km o a 5km. Prendendo come riferimento queste aree circolari il nostro paese si colloca nella metà bassa della "classifica" dei paesi analizzati, quindi tra quelli circondati da un'urbanizzazione inferiore alla mediana.

Con brevi calcoli a partire dai valori a 1,5km e 3km si può ottenerela percentuale d'urbanizzazione nell'anello compreso tra queste due distanze. Per Ospitaletto il valore è solo del 16%, tra i più bassi tra quelli considerati. Questo dato indica proprio la situazione che avevo descritto all'inizio del discorso: attorno a Ospitaletto c'è una fascia di campagna ancora abbastanza libera, ma questa non rientra nel territorio comunale.
Se da una parte questo risultato ci può tranquillizzare, perché vuol dire che il territorio intorno a noi non è così irrimediabilmente cementato, d'altra parte bisogna valutare che questo anello di campi non è nella nostra disponibilità: godiamo della sua presenza, ma non è in nostro potere preservarlo. Questo ci deve spingere a salvaguardare almeno un po' del poco terreno agricolo che ricade nei nostri confini.

I dati per i raggi di calcolo più grandi risentono della collocazione del Comune: i più vicini alla città cominciano a includere nel calcolo alcuni quartieri urbani, mentre quelli nella Bassa sono favoriti. Il fatto che alcuni valori manchino è dovuto al fatto che per raggi più estesi le zone di calcolo attorno a quei Comuni raggiungono i confini provinciali o il lago d'Iseo, falsando il risultato.

Confrontando le percentuali dei Comuni scelti si vede che i più simili a Ospitaletto sono Passirano e soprattutto Gussago: due Comuni franciacortini, non un brutto termine di paragone, tutto sommato. Forse la nostra situazione ambientale non è brutta come la dipinge quel famoso 61,5% di suolo consumato da cui eravamo partiti.

Qui sotto l'immagine che ho usato per il calcolo, e la stessa immagine con indicati i confini comunali (che ho usato per "centrare" i cerchi sui Comuni).

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* Ovviamente qui parlo solo di occupazione del suolo, e non tengo conto delle altre criticità, come le zone da bonificare nei dintorni.

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