lunedì 6 agosto 2012

Renzi guadagna punti

Ho già scritto che, in assenza di una credibile proposta di centro-destra per le prossime elezioni, guardo con interesse alle posizioni di Matteo Renzi. Non mi convince appieno il personaggio: i suoi modi di fare mi sembrano un po' troppo berlusconeschi, basati sull'immagine, ma dall'autunno scorso ha cominciato a riempire la "scatola" con dei contenuti, con interessanti proposte economiche basate sulle idee di Ichino e Zingales, e quindi aperte ad una visione liberale.

Qualche giorno fa (è un po' che volevo scriverne, ma in questo periodo preferisco occupare il mio tempo libero con le Olimpiadi) Renzi ha mandato una lettera a Repubblica Firenze, in risposta ad una sollecitazione di una giornalista. Con questa lettera, per conto mio, ha guadagnato un sacco di punti, almeno fino a tre quarti del testo.

Mi piace la disamina lucida del fallimento del berlusconismo (e fin qui siamo alle cose facili, ormai l'hanno capito anche i sassi).
Mi piace il fatto che non sia come una certa sinistra snob, che con il complesso di superiorità delle élites non si abbassa a immischiarsi non solo con Berlusconi, ma anche con i suoi elettori, tutti, indistintamente.
Mi piace la chiarezza con cui afferma che per vincere non si può comunque mettere assieme un carrozzone che vada da Mastella a Bertinotti (o potremmo dire da Casini a Vendola...).
Trovo convincente soprattutto l'elenco di motivi per cui lui si ritiene di sinistra e non di destra come viene accusato:
Non sto a sinistra, insomma, perché parlo male di Berlusconi. Sto a sinistra perchè voglio parlar bene dell'Italia, perché voglio più giustizia sociale, perché sogno un maggiore rispetto del territorio, perché punto su un modello energetico diverso, perché credo nella cultura, perché voglio l'Europa dei popoli e non delle banche

E' la risposta a un dubbio che anch'io avevo, chiedendomi "cosa ci facesse lì nel PD". Invece quelli elencati sono valori di sinistra, i valori di sinistra che più apprezzo, di una sinistra per cui trovo interessante il progetto del PD, che non può essere un Pds con una lettera in meno.

Mi piace poco l'ultima parte della lettera, l'auto-elogio su quanto è bravo come sindaco, il "non sono uno di voi" che invece ricade nello snobismo antipatico che a volte lo caratterizza.

Non so se ci saranno le primarie del centrosinistra, né se Renzi parteciperà (da statuto del PD non dovrebbe, e questa è un'altra cosa che non mi piace del suo comportamento, anche se devo dire che su questo punto non sono d'accordo con lo statuto), ma se ci fossero è probabile che avrà il mio sostegno.

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