venerdì 10 giugno 2011

Referendum - scheda 3

Scheda 3, quella sul nucleare.
O comunque così è stata presentata...
In realtà con tutti i pastrocchi che sono successi - prima il decreto sospensivo, poi le modifiche della Corte Costituzionale - non si capisce più bene come si dovrebbe votare. Qui c'è la citazione esplicita di ciò che è diventato il quesito e di quello che vuole abrogare: si chiede di eliminare la moratoria sulle centrali e di non procedere con l'approvazione di un Piano energetico nazionale.

Credo che per questo referendum non ritirerò la scheda. Non lo farò per due ordini di motivi.
Il primo è quello che ho appena detto: il quesito è diventato un pastrocchio scritto male. Non credo che vietare l'approvazione di un Piano energetico nazionale entro un anno possa portare nulla di positivo: solo un anno di ritardo per qualsiasi cosa, compresi eventuali progetti sulle fonti rinnovabili. E credo che abrogare la moratoria sulle centrali non abbia alcun senso: il testo del referendum dice proprio così. Mi sembra che stavolta la Corte Costituzionale abbia fatto una forzatura.
Ma possiamo anche non considerare il testo effettivo, ma solo il significato "politico" che è stato dato a questo quesito lungo tutta la campagna: nucleare sì, nucleare no. Non ho alcuna difficoltà ad ammettere che se vincerà il SI' il senso percepito sarà quello di un rifiuto al nucleare, e quindi chi governerà a questo dovrà attenersi, anche se la lettera del quesito in realtà non lo vieterebbe.

E qui siamo al secondo motivo: valutiamo i pro e i contro del nucleare. In questi mesi ho cercato di informarmi, ma non si riesce ad avere una parola definitiva da nessuno. Per esempio, Mario Tozzi dice che il nucleare costa più dell'eolico, qui invece si dice il contrario. Ed è così per tutte le cose: qualcuno dice che il petrolio sta per finire e l'uranio anche, qualcuno dice che non è vero; qualcuno dice che le rinnovabili sarebbero sufficienti a coprire il fabbisogno, qualcun altro no, qualcun altro ancora sì ma impiantando decine di migliaia di pale eoliche che deturpano il paesaggio...
Insomma, non vi sono certezze. E quindi mi sembra un argomento su cui è sensato delegare a degli specialisti, e alla politica che li deve consultare. Il referendum non mi pare il mezzo migliore.
Per questo secondo motivo potrei anche andare a votare scheda bianca, come ho già fatto per un altro referendum. Mettendo però assieme anche il primo motivo (il fatto che è un referendum pasticciato) credo che non voterò proprio.

Tra l'altro mi sembra stupido, proprio perché c'è bisogno di studiare, rinunciare alla ricerca, come potrebbe succedere con un SI' (anche se il quesito non lo prevede esplicitamente).
Comunque, se dovessi proprio votare, voterei NO: credo che verosimilmente possa essere utile avere un bouquet di fonti che comprenda anche il nucleare, che non è in concorrenza con le fonti rinnovabili (visto che anche il nucleare è esauribile), ma con gli idrocarburi. Più o meno sarei d'accordo con le posizioni qui e qui.

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