lunedì 7 febbraio 2011

Giochi di carte

...e di cartine.
L'ultimo volantino della Lega puntava sulle mappe di Ospitaletto per dimostrare una cosa francamente indimostrabile, ovvero la marginalità dell'espansione urbanistica negli anni di governo Prandelli.
L'ultimo numero cartaceo di Ospitaletto.org, di marca molto PD come numero di articoli (dalla fotointervista in prima pagina al contributo del circolo Aldo Moro di cui andiamo a parlare) ha risposto con un'altra cartina, che ovviamente mostra invece il contrario, con gli "scempi" di Lega e Pdl.
Secondo me entrambe le pubblicazioni sono viziate da qualche "trucchetto" che ne inficia la corretta lettura.

Per quel che riguarda le mappe della Lega, esse presentano in vari colori  l'espansione del paese dal secondo dopoguerra al 1994, lascando intendere che le edificazioni successive (in cui Prandelli ha qualche ruolo...) sarebbero responsabili solo dei pochi terreni edificati non "colorati" nelle foto aeree. Non si può dire che  tecnicamente ci sia nulla di falso. Però qualche appunto in stile "legenda alla cartina" si può trovare.



  • Anzitutto, la foto utilizzata è effettivamente aggiornata, ma bisognerà fare una nuova foto fra qualche anno, quando anche le ultime urbanizzazioni deliberate dall'attuale giunta verranno a compimento, per avere  un'idea più completa dell'effettiva espansione ai margini del paese;


  • Inoltre, lasciar pensare che le zone colorate - urbanizzate entro il 1994 - ricadono sotto la responsabilità di Amministrazioni precedenti non è sempre vero, perché sono state fatte anche speculazioni su territori già urbanizzati, come sul terreno delle vecchie scuole. Non ci sono solo gli ampliamenti, quindi, ma anche i cambi di destinazione o di densità abitativa di aree già edificate a mettere nel conto a Prandelli (e non solo a lui: si pensi ad esempio al "recupero" della cascina Bergamini).


  • L'accenno alle scuole ci permette di leggere la cartina anche da un altro punto di vista, quello dei servizi. L'area "colorata", del paese pre-1994, comprende praticamente tutti i servizi, dal ricovero alla piscina, dal depuratore allo stadio, dall'Oratorio all'ASL, oltre a tutti i parchi. Questo ha due chiavi di lettura: la prima è che nell'amministrazione Prandelli ci sia stata una sostanziale stagnazione dei nuovi servizi (giustificabile almeno in parte con la quantità di risorse assorbite dalla scuola nuova, che però non è un "nuovo" servizio; idem dicasi per la sede della Croce Verde), la seconda è che il "peso" delle urbanizzazioni compiute negli anni è diverso: quelle di Prandelli sono state praticamente solo abitative. Questo si legge anche nell'impennata demografica degli ultimi dieci anni: si saranno urbanizzate relativamente poche aree, rispetto alla dimensione del paese, ma lo si è fatto costruendo molte abitazioni e tendenzialmente più piccole delle case dei nostri padri (questa è esperienza comune), mentre prima si alternavano spazi pubblici, parchi, servizi a zone con case probbilmente meno dense di quelle nuove.


La mappa proposta su Ospitaletto.org dal circolo Aldo Moro, invece, non è una novità, mi sembra di averla già vista in passato non so se a qualche assemblea o su qualche volantino del PD. In questo caso la situazione dovrebbe essere di lettura più immediata, riportando in rosso le urbanizzazioni prandelliane. Anche qui qualche appunto.


  • Ovviamente anche qui si tira l'acqua al proprio mulino, e mi pare che l'idea di fondo sia stata quella di segnalare tutte le zolle di terra a cui si sia anche solo pensato di mettere mano negli ultimi 10 anni. in questo modo, però, si finisce per fare l'errore contrario a quello delle mappe leghiste, colorando anche zone fisicamente edificate sotto l'amministrazione Prandelli ma la cui urbanizzazione fu deliberata ancora dal PRG Pasini, come quella in via Pontoglio e limitrofe, o una tranche del nuovo vilaggio S. Caterina. Il PRG Pasini, infatti, aveva previsto 5 o 6 "piani di espansione", tanto che Prandelli ebbe buon gioco - 5 anni fa - a dire in campagna elettorale una cosa tecnicamente vera, cioè che nessuna delle gru che allora si vedevano in paese era stata deliberata dalla sua amministrazione. (Certo adesso non potrà più dire una cosa simile...)


  • Inoltre si segnalano senza distinzione aree ben diverse fra loro: dalle scuole nuove (aree che bene o male corrispondono a un servizio) all'area tra via Trepola e via Pio da Pietralcina, su cui vale l'autorizzazione a costruire capannoni ma non al posto di campi, bensì al posto di vecchi allevamenti di polli in disuso (è degrado del territorio questo o riqualificazione, come sostiene la giunta?). Queste aree finiscono segnalate insieme alle più becere speculazioni edilizie a ridosso dell'autostrada, senza distinzione alcuna.


  • Infine ci sono aree che segnalare è quantomeno fantasioso: i due "baffi" rossi a sud della mappa dovrebbero indicare, se non ricordo male dalla prima volta che avevo visto la mappa con una legenda un po' più accurata, l'Alta Capacità ferroviaria, che - oltre a non esserci ancora - attribuire a Prandelli sarebbe abbastanza improprio. A nord, invece, spicca l'espansione della Kriotrans, opera anch'essa ancora eventuale, che è congelata per via della crisi e chissà mai quando - e se - se ne riparlerà. E se non si facesse, non so se sarei contento, per i posti di lavoro che si perderebbero.

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