martedì 2 novembre 2010

Campionato senza padroni

La partita di sabato ha certificato che la Juve è una squadra media, forse a ridosso delle grandi. Ha vinto a S. Siro, certo, ma il Milan ha oggettivamente giocato meglio, mentre la Juve ha giocato una partita sorniona, di chi sa di essere inferiore. Confermo la mia opinione di inizio campionato: si lotterà per il quarto posto, magari per il terzo, ma Inter e Milan sono davanti.
Tra le due vedo l'Inter favorita per lo scudetto. Negli scontri diretti a S. Siro la con la Juve il Milan ha fatto impressione migliore dell'Inter, ma proprio per questo vincerà l'Inter: il Milan infatti ha portato a casa zero punti giocando meglio, mentre la Beneamata (ma de che?) ha preso un punto anche giocando male. Il Milan manca di concretezza, di solidità, può alternare buone gare ad altre inconcludenti.
Ibrahimovic, tra l'altro, è la certificazione di quanto si diceva sulla Juve: non è una grande squadra. Contro le grandi Ibra stecca regolarmente... Altro inciso: non capisco perché Del Neri goda di così buona stampa. Ranieri con gli stessi risultati avrebbe visto mugugni su mugugni... Forse è il credito dovuto al disastro della scorsa stagione.

Capitolo a parte merita Del Piero, che ha battuto il record di gol di Boniperti. Grande calciatore, grande juventino, Ale è costante, senza picchi di rendimento alla Messi ma senza periodi di buio particolari.
Dopo gli infortuni ricorrenti di fine millennio ha modificato il suo modo di giocare, diventando sempre meno numero 10 e sempre più seconda punta. Meno dribbling e più gol, insomma. L'ultima parte della carriera è stata caratterizzata dalla sua grande precisione balistica: Del Piero ha un gran piede, e difficilmente fallisce le occasioni che capitano. Si vede anche dalle sue punizioni... Anche Baggio nell'ultima parte di carriera ha avuto un'evoluzione simile, ma con le ginocchia più martoriate non si muoveva praticamente più, Del Piero invece ogni tanto corre e torna, ed è ben integro per i suoi 36 anni.
Per essere considerato un grande assoluto gli mancano i gol in Nazionale, o meglio di gol ne ha fatti tanti, ma nelle grandi manifestazioni è sparito (vedi la finale di Euro 2000). Per fortuna Berlino 2006 ha un po' lavato quell'onta...
La serata di sabato ha mostrato una volta di più che Del Piero ha altra classe rispetto a Totti. Sul campo forse no, anche se Totti è di difficile valutazione mancandogli adeguata carriera internazionale e poiché i giudizi a Roma sono tutti particolari, estremizzati. Come uomo non c'è confronto, e non infierirò oltre sul Pupone. Ale è la Juve ed è (ciò che rimane del)lo stile Juve. Totti è Roma...

La società Juventus invece mi pare migliorata con l'arrivo di Andrea Agnelli. Sulla questione scudetti 2005 e 2006, mi pare che alla luce delle risultanze processuali, in cui è emerso più materiale a discarico che non a carico oltre a una quantità di materiale indiscutibilmente trascurato, faccia bene. Poi la riassegnazione sarà dura, la giustizia sportiva non può smentirsi così clamorosamente, anche se quello del 2006 somiglia sempre più a un colpo di mano interista (almeno per l'entità delle punizioni). Sarà anche una questione di peso politico tra le squadre.

Quanto al campionato, la Lazio si sgonfierà. Per ora va bene, ma è anche un fatto figlio del calendario: l'Aquila ha le sue sei vittorie contro Bologna, Fiorentina, Chievo, Brescia, Bari, Cagliari e Palermo. E' quindi una squadra che fa il massimo possibile, grande merito ma che non basta per uno scudetto. Certo hanno tanta fiducia, il che aiuta.

La fiducia è ciò che manca al Brescia. La squadra c'è, o non è così pessima, ma un po' le cose girano male e un po' è in crisi di fiducia. Certo anche l'allenatore ha le sue colpe (perché insistere così su Eder?). Guardiamo il bicchiere mezzo pieno: la squadra con più sconfitte in A non è ancora in zona retrocessione. Questo perchè poche vittorie contano più di molti pareggi, e per come gioca il Brescia qualche vittoria arriverà.

Fiducia che temo arriverà anche per la Mens Sana Siena (piccola finestra sul basket), ma verso fine campionato tutti si ricorderanno che Siena "è stata battibile" a inizio campionato e questo contribuirà a non far percepire i playoff come chiusi in partenza. L'Olimpia Milano ha tanta profondità che può far bene anche senza allenatore...

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