martedì 12 ottobre 2010

Ma cos'è la destra? Cos'è la sinistra?

Ieri Il Predellino, quotidiano online del famigerato deputato ultraberlusconiano Giorgio Clelio Stracquadanio, ha commentato così due articoli su La Stampa, a firma Luca Ricolfi e Marcello Sorgi. Al di là delle prese di posizione, ovviamente molto di parte, mi interessa soprattutto un passaggio, quello in cui Ricolfi sostiene che le cose buone fatte dal governo “sono cose di sinistra”, mentre Il Predellino fa notare che “non risulta che il rigore dei conti pubblici, la riduzione del peso dello Stato, l’efficienza della pubblica amministrazione, la meritocrazia siano prerogative delle politiche di sinistra […] è vero il contrario”.

Perché non si riesce a pensare che alcune cose, le cose buone e giuste, non sono di destra o di sinistra, ma sono semplicemente cose buone e giuste? E’ il concetto di bene comune: essendo comune, dovrebbe essere (abbastanza) facilmente riconosciuto da tutti, o quasi.

Non lo si può intestare per forza ad una parte, dicendo che gli altri fanno solo cose sbagliate (spudorato il passaggio secondo cui “il concetto di stato efficiente è contrario al sistema clientelare con cui la sinistra prende voti”, dimenticando per esempio il pieno di voti presi da Berlusconi in Sicilia, dove non si brilla certo per trasparenza).

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