giovedì 2 novembre 2023

Antisemitismo antico e moderno

Sempre sulle tragiche giornate in Palestina propongo questa interessante intervista.
Utile per mettere in prospettiva alcune cose, uscendo dalla emotività (giustificata, si badi) del momento, che porta a pensare di vivere qualcosa di mai visto, e contemporaneamente dalla tentazione di trovare a tutti i costi paralleli con fatti storici.

Molto interessante la spiegazione del fatto che la Shoah sia oggi il centro della “religione civile” di Israele, ma che non sia sempre stato così.
Altrettanto interessante la questione del fondamentalismo islamico e religioso come fenomeno postmoderno invece che “medioevale”. Illuminante la memoria delle approvazioni occidentali alla rivoluzione iraniana di Khomeini, quando (cito)

si marciava nel 1979 per inneggiare alla rivoluzione islamica degli Ayatollah che avevano finalmente deposto lo Scià. Era l’affacciarsi del fondamentalismo islamico, ma in quei primi giorni, accecati dal terzomondismo, non lo si capiva.

Non mi convince al 100% il discorso sull’antisemitismo come linguaggio politico moderno.
Ok, nelle categorie che descrive lo è, ed è innegabile – così come per il razzismo – il profondo legame con il positivismo, ma non si può tacere l’antisemitismo storico cristiano e islamico.

Intervista molto, molto interessante.

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