giovedì 15 settembre 2022

Il doloroso Eurobasket 2022

Con un giorno di distanza.
Fa ancora male. Porca miseria se fa male. Con i francesi, poi.

Ma non ce la faccio a gettare la croce su Fontecchio, ha fatto i bambini coi baffi in più di un'occasione.
Ricordo che anche Basile sbagliò i liberi decisivi allo scadere al mondiale 2006 con la Lituania, ma non per questo è meno Basile. Forza Simone!

Datome ricordava che è la quarta volta di fila che si esce ai quarti di finale. Ci aggiungerei anche l'anno scorso.
Nel mentre la Spagna è 11-0 nei quarti di finale dal 1999 in poi. Ok, loro sono sempre stati decisamente più forti, ma 11-0 in partite a eliminazione diretta è eccezionale, vuol dire mai una giornata storta, un passaggio a vuoto.

In ogni caso, questa squadra (Olimpiadi ed Europeo) mi ha fatto emozionare come non succedeva da quella miracolosa di Recalcati 2003-04. Nessuna così in vent'anni*.
Hanno difeso fortissimo, con uno spirito commovente.
Probabilmente sottovalutiamo il livello medio delle nostre seconde linee, che se la giocano con le altre Nazionali. Chiaro che noi non abbiamo le punte che hanno gli altri: nessuno dei nostri concorre per l'All Star Game NBA o per i quintetti ideali dell'Eurolega.
Non abbiamo "predestinati", né come Doncic o Antetokounmpo, né come - in piccolo - Bargnani, Belinelli e Gallinari che a 20-22 anni sono andati a fare minutaggio in USA. L'unico predestinato di questa generazione sembrava Gentile, che si è perso (o buttato via).
I nostri leader (Fontecchio, Melli) sono cresciuti facendo panchina da noi, poi sono andati all'estero a crescere, poi sono passati pure in NBA. Ecco, forse il passaggio all'estero, rispetto al declinante campionato italiano**, è importante: sempre più italiani lo fanno, e il livello si alza. Speriamo che succeda sempre di più. Certo, con un percorso simile li abbiamo "maturi" solo quando avvicinano la trentina, e la finestra di opportunità si riduce.

Certo, per qualche motivo c'è sempre il solito problema: il tonnellaggio.
Siamo passati da Meneghin, Costa, Magnifico a Rusconi e Carera a Chiacig e Marconato a Cusin a... Tessitori nessuno***.
Speriamo che a Paolo Banchero sia venuta voglia di provare a fare qualcosa di bello con questa squadra, un frontcourt con lui, Melli, Fontecchio e Polonara a spartirsi i posti da 3-4-5 sarebbe una gran cosa.
Inoltre bisognerebbe decidersi a fare come gli altri: non riusciamo a naturalizzare una guardia con punti rapidi nelle mani? L'unica guardia che schieriamo è Tonut, che è un gradino sotto gli altri leader.

Vediamo cosa combineremo (toccando ferro per le qualificazioni, per cui siamo messi bene) al mondiale, competizione con cui di solito non abbiamo un gran feeling.
Peccato che gli Europei non tornino fino al 2025, quando Melli sarà anzianotto.

* soprattutto quelle di Pianigiani, decisamente le più deludenti. C'era sempre una scusa... Un giorno ci sarà da rivalutare quanto fosse un bluff quell'allenatore.

** aggiungo sul campionato italiano: dobbiamo smetterla di raccontarci bugie e crederci chissà cosa.
Abbiamo in FIP, ma pure in Lega, un nazionalismo straccione che non fa bene.
Gli ultimi due MVP del campionato sono stati Tonut e Della Valle, scelte insensate quando Tonut non era il miglior giocatore neppure della sua squadra e Della Valle ci sarà un motivo se è stato scartato da Milano e ha fallito all'estero (e non ha trovato offerte neppure quest'estate, dopo la pantomima "vado via").
Mi ricordano i premi a Bulleri (due!) quando giocava da sesto uomo a Treviso.

*** senza offesa per il povero Tessitori, ma di fattonon era stato convocato, è rientrato solo per l'infortunio a Gallinari, altrimenti non avremmo avuto centri di ruolo in rosa.

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