mercoledì 28 agosto 2019

Come gestire una crisi di governo

Gestione della crisi da parte del PD, ovvero manuale per la trattativa perfetta:
  • direzione del 26 luglio: "in caso di crisi, elezioni, non esiste alcuna ipotesi di alleanza con i Cinque Stelle". Approvata all'unanimità.
  • 11 agosto: un senatore semplice del PD dice che la cosa sopra approvata all'unanimità è folle.
  • direzione del 21 agosto: mandato a trattare con richiesta di "profonda discontinuità con il governo gialloverde" e cinque punti: "Appartenenza leale all’Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del Parlamento; sviluppo basto sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori; svolta delle ricette economiche e sociale".
  • Nei giorni successivi, svolgimento del tema:
    profonda discontinuità -> vogliamo Conte primo ministro
    democrazia rappresentativa -> vogliamo la votazione su Rousseau
    cambio nella politica migratoria -> Trenta e Toninelli controfirmano il divieto di sbarco alla ONG Elenoire
  • 27 agosto, mattina: Di Maio chiude la trattativa se non si accetta Conte.
  • 27 agosto, pomeriggio: il PD cala le braghe accetta Conte, dimostrando chi dei due ha più paura delle elezioni.
  • 28 agosto, mattina: direzione PD vota all'unanimità la disponibilità a fare il governo, evidentemente convinta dallo svolgimento di cui sopra.
Avete presente quando si dice che qualcuno sa vendere ghiaccio agli eschimesi?
Ecco, Zingaretti dev'essere l'eschimese che lo compra.

(Comunque non c'è solo lui, eh: oggi Salvini delira al Quirinale parlando di manovre esterne, Merkel, Macron eccetera, "non è un Conte bis, è un Monti bis". Poi scopriamo da Grillo l'ipotesi dei ministri tutti tecnici, che conferma i deliri di Salvini.)

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