venerdì 26 luglio 2019

La parabola del seminatore

Oggi il Vangelo presenta la spiegazione della parabola del seminatore.
In tanti anni non avevo mai osservato una cosa.
Il seme che cade tra spine, germoglia e poi viene soffocato non è la vita di fede che va persa nelle difficoltà.
E' invece la vita di fede che viene soffocata dalle preoccupazioni materiali: gli affari, i soldi, il mondo. Questi non sono distrazioni. Sono i rovi che soffocano la fede.
Le difficoltà, i dolori, le tribolazioni, sono menzionati da Gesù sotto la fattispecie del seme che non trova terreno abbastanza profondo.
Se ci facciamo sopraffare dai dolori è perché la nostra fede non è abbastanza profonda. Cioè: è "colpa" nostra. Piuttosto cattivello, questo giudizio di Gesù.
Meditate, gente, meditate.

In realtà Gesù parla delle tribolazioni a causa della Parola. Si parla forse allora del martirio. Per accettare le persecuzioni per la fede ci vuole molta fede, questa è abbastanza una tautologia. Se prendiamo per buona questa limitazione, allora forse i dolori e le malattie ricadono di nuovo nel mondo. Interpretazione già più accettabile.

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