martedì 11 dicembre 2018

Il cattivismo irrazionale

La scorsa settimana c'è stata una polemicuccia nel governo sulla presunta "ecotassa" sui diesel.
Niente di che, intendiamoci: normali schermaglie comunicative.
Nel merito, io non capisco perché il problema dei diesel non si possa risolvere semplicemente decidendo che dall'anno 20XX non si immatricoleranno più autovetture diesel, ma solo veicoli commerciali o autocarri.
I diesel andrebbero a estinzione con il cambio naturale del parco auto, ma chi non può permettersi di cambiare la propria macchina non dovrebbe fronteggiare tasse in più. Probabilmente diminuirebbero anche i distributori di gasolio, man mano, ma resterebbe garantita la loro presenza per via dei veicoli commerciali.
Se questa decisione fosse stata presa 10 anni fa, oggi avremmo molti meno problemi. Invece siamo ancora qua con i divieti, gli euro 3, 4 e 5.
Più in generale, mi pare che quando possibile sia il caso di evitare di mettere fuori legge qualcosa che già c'è, per lavorare invece pensando al futuro (d'ora in poi). Si ledono dei "diritti acquisiti", si creano problemi da un momento all'altro, si mettono in difficoltà delle persone.
Esempio molto più grave di ciò è il decreto sicurezza e l'abolizione della protezione umanitaria.
Si può discutere nel merito della questione, se sia un'idea sensata intervenire su una forma di protezione che non è armonica con altri Paesi, se sia stata abusata, se al contrario sia stata usata solo per sopperire alle maglie troppo strette della concessione di asilo.
Ma a me sembrava pacifico che si parlasse del DOPO decreto: "da domani in poi" non si concederà più alcuna protezione umanitaria, ma chi è entrato fino a ieri continua il suo processo normalmente. Così si andrebbe a esaurimento delle protezioni umanitarie nel giro di un paio d'anni.
Toccare anche chi era già nel sistema delle protezioni, così, dall'oggi al domani, è inutile (se non controproducente, come fanno notare tutti quelli che spiegano che la misura "fabbrica" clandestini) e caratterizzato solo da cattiveria gratuita.

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