lunedì 28 dicembre 2015

Le offerte in Chiesa

Ho letto con molto interesse gli articoli a pagg. 28 e 29 dell'ultima Voce Amica.
Sottoscrivo pienamente l'articolo di pag. 29: bisogna cercare di informarsi il più possibile  in modo oggettivo, tenere presente quello che non va ma anche non essere facilmente sensazionalisti.

Cito:
La trasparenza, come dice il Papa, è d'obbligo, e da perseguire per tutti nella Chiesa. Vale per il Vaticano, ma anche per l'ultima parrocchia. Giustamente i fedeli devono esigerla e chiederne conto a chi gestisce i soldi.

Ho cercato di applicare questi criteri anche sull'articolo della pagina a fianco, che descrive il calo delle offerte in Chiesa dal 2011 ad oggi: addirittura dimezzate!
Secondo me, però, c'è qualche domanda che rimane in sospeso.

Leggendo la tabella di pag. 28, si vede che il confronto è fatto per ogni anno per i mesi da gennaio a settembre. Questo permette un confronto omogeneo con l'anno in corso, ma allo stesso tempo taglia fuori dal calcolo una fetta molto importante dell'anno: l'avvento e il Natale, con le sue buste. Sarebbe stato interessante sapere il bilancio finale degli anni precedenti, che sicuramente cambia molto con l'ultimo trimestre.

Inoltre, noto che il calcolo della diminuzione è rapportato all'anno 2011. Salta all'occhio subito che la maggior parte del calo (-40%!) è avvenuta in un solo anno, tra il 2011 e il 2012. Negli anni successivi, con delle oscillazioni tra le varie voci, i numeri totali sono più meno gli stessi, fino al calo di quest'anno.
Sembra incredibile che ci sia stato un calo così vistoso in un sono anno, con alcune voci meno che dimezzate (!). Cosa è successo tra il 2011 e il 2012? La crisi economica dura da ben prima...

Facendo mente locale, il 2011 è stato l'anno della ristrutturazione della nostra Chiesa Parrocchiale, quando si iniziò una campagna di raccolta fondi ad hoc.
Forse in quell'anno quindi ci fu una raccolta di fondi straordinaria, per far fronte ad una spesa straordinaria.
Non c'è la possibilità di verificare questa cosa dai dati riportati, perché non c'è il dato degli anni precedenti. Certo che se il dato "normale" fosse quello del 2012, il calo sarebbe del 15%, consistente ma ben diverso da quello riportato.

Ho provato a cercare nelle annate di Voce Amica per trovare il bilancio parrocchiale (quello che viene affisso alle porte della Chiesa una volta l'anno) e avere risposta ai due quesiti di cui sopra (quant'è il bilancio delle entrate nell'anno solare completo? qual è un valore "normale" di offerte?). Con mio grande stupore ho scoperto che il bilancio non è pubblicato sul bollettino parrocchiale. Ci sono alcuni numeri su singole iniziative, ma nulla di globale. Non mi sembra un grande esempio di trasparenza.

Il bilancio avrebbe aiutato a rispondere ad altri quesiti che sorgono spontanei: come abbiamo fatto a stare in piedi in questi ultimi anni? Le bollette e le rate dei mutui continuano ad arrivare anche se le offerte calano: come le abbiamo pagate?
Abbiamo rinegoziato i mutui? Abbiamo attinto ai risparmi? Abbiamo chiesto altri prestiti? Abbiamo ridotto le uscite, magari quelle per opere di bene? Abbiamo avuto altre entrate, magari dalla diocesi?

La solidarietà della comunità cristiana è molto importante, e ciascuno di noi ha il dovere di contribuire. Sapere se il calo è del 15% o del 49% non cambia la sostanza: mancano decine di migliaia di euro, e le spese sicuramente non diminuiscono col passare del tempo. E' giusto quindi far presente il problema.
Allo stesso tempo, però, quando si chiedono e si gestiscono soldi della comunità sarebbe sempre il caso di essere il più trasparenti possibile. Su questo la parrocchia di Ospitaletto deve ancora crescere parecchio, e vedo che le cose non sono cambiate molto da quando io ero in Consiglio Pastorale.

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