mercoledì 31 ottobre 2012

Giochiamo con i numeri

Approfitto della disponibilità dei dati elettorali sul sito del Comune per fare qualche elaborazione statistica e per divertirmi a trarre qualche interpretazione giocando con i numeri.

  1. Si sta a casa!
    L'affluenza è calata dal 76.2% al 66.8%. Quasi -10%, a Ospitaletto dove ricordo punte oltre il 90%. Gran brutto segno per la politica, tutta.

  2. Siamo sempre di più
    Gli aventi diritto sono passati da 9620 a 9745: +1.3%. Considerato che i votanti nel 2011 erano il 68.6% dei 14024 abitanti (fonte Wikipedia), devo dedurre che ora (considerando la medesima proporzione) gli abitanti sono più di 14200, ovvero altre 180 persone in più in 16 mesi: 11 persone al mese che arrivano a Ospitaletto. Alla faccia!

  3. Il Pdl tiene, ve ne eravate accorti?
    Che la Giudici è crollata non lo devo dire certo io: dal 43.5% al 39.3% dei voti. La cosa sorprendente è che il crollo non si distribuisce in maniera equa tra Pdl e Lega.
    Nel 2011 i candidati del Pdl portarono a casa 855 voti su 1781 voti preferenziati per il centrodestra: ovvero il 48%, che applicato alla percentuale raccolta dalla Giudici faceva un peso del 20.9% su tutto l'elettorato. La Lega raccolse invece, con i suoi candidati, 689 preferenze, cioè il 38.7% dei voti di centrodestra e il 16.8% se parametrati all'elettorato tutto.
    Quest'anno invece le preferenze del Pdl sono 734 (non una catastrofe, considerato anche il calo del 10% dell'affluenza), quelle della Lega 425 (-264 sull'anno passato). Il "peso" rispetto alle preferenze raccolte dalla lista di centrodestra è rispettivamente del 52.5% e del 30.4%, che rapportato al 39.3% dei voti totali raccolti dalla Giudici corrisponde a una proiezione in ambito comunale dell'11.9% per la Lega (-4.9%) e del 20.6% per il Pdl (sostanziale tenuta).
    Questa differenza si vede anche nei consiglieri di minoranza eletti, uno solo per la Lega, Abrami, comunque protagonista del maggior crollo di preferenze (-106). Non avremo quindi nemmeno il gruppo consiliare della Lega.

  4. I più e i meno
    Detto del crollo di Abrami, la seconda peggior prestazione in differenza voti è sorprendentemente quella di Reboldi (-71), in controtendenza rispetto alla sua lista. Tra i più, notevoli Antonini con +88 e Donfrancesco con +71 (ne parlo sotto), mentre tra gli sconfitti si fanno notare Chiari (+21) e Toneguzzo (+25).

  5. Travaso di cognome
    Curioso il caso dei due Bignotti, protagonisti l'uno (quello con Sarnico) di un +45, l'altro (quello della Lega) di un -45.

  6. Quanti sono gli elettori di Forza Nuova?
    Sappiamo che Forza Nuova ha dato indicazione ai suoi elettori di annullare la scheda scrivendo "Forza Nuova". Quanti l'abbiano fatto davvero resterà nella conoscenza degli scrutatori, ma possiamo fare qualche ragionamento sulle schede nulle. Nel 2011 furono 117, facendo la solita proporzione rispetto al calo di affluenza queste dovrebbero corrispondere - con i votanti di quest'anno - a 105 schede. Sono invece state 175, ovvero 70 in più del preventivabile.
    Ebbene, i voti preferenziati (ovvero quelli "più convinti") espressi nel 2011 per Forza Nuova furono 69: il numero torna sorprendentemente. Possiamo quindi supporre che lo zoccolo duro dei voti di FN sia nell'ordine del centinaio di persone, contando questa settantina più i 24 voti di incremento di Toneguzzo, candidato della destra (è ragionevole che qualche voto di questi venga dai 268 di FN del 2011). Gli altri voti, ad arrivare ai 268 della scorsa tornata, erano probabilmente voti di generica protesta, che stavolta sono finiti nell'astensione.

  7. Quanti sono gli elettori di Rifondazione Comunista?
    Gira voce che Rifondazione abbia dirottato i suoi voti verso Sonia Donfrancesco, protagonista in effetti di un corposo balzo (+71) nel conto delle preferenze. Certo le preferenze di Pigoli erano molte di più (162), quindi vuol dire che Pigoli stesso gode(va?) di un consenso personale che va molto al di là delle indicazioni di voto.
    Calcolando le preferenze acquisite da Donfrancesco in proporzione a quelle della lista Sarnico, fa il 4,2% del centrosinistra, ovvero circa il 2,3% degli elettori: in linea con le prestazioni degli anni passati, quindi il numero torna. In pratica a Ospitaletto ci sono 150 persone (votanti) che fanno riferimento all'area a sinistra del PD... veramente poche, in tempo di crisi, e non molte di più di Forza Nuova.

  8. I voti di Pasini e Mena
    Come l'anno scorso, mi sorprende il risultato di Pasini, che ha confermato in blocco il suo pacchetto di preferenze (124 erano, 125 sono). Per me vuol dire che c'è uno zoccolo duro che lo vota "a prescindere" e con fedeltà, cioè presentandosi comunque ai seggi. Questa sorta di "devozione personale" è una cosa che politicamente proprio non capisco.
    Più o meno lo stesso discorso vale per Mena, che ha perso solo 7 preferenze (da 334 a 327), portando in dote da solo il 12% dei voti del centrodestra (è grazie a lui che il Pdl si salva) e il 5% dell'intero elettorato. Come ho già detto: una macchina da preferenze.


Dulcis in fundo, io non trovo serio che la Giudici si dimetta come ha annunciato. Non è serio nei confronti dei 2555 ospitalettesi che hanno votato lei. L'opposizione si fa, troppo comodo così. Anche la giustificazione di "lasciare il passo ai giovani" è risibile, intanto perché comunque si può lasciare il passo anche a metà mandato, e poi perché il quinto in lista è Pasini, altro che un giovane...

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