giovedì 26 maggio 2011

A freddo

E' passato qualche tempo dalle elezioni, per cui posso provare qualche riflessione sulla base dei numeri.

1) Credo che siano ingenerose le critiche di Prandelli: la Giudici ha evidentemente perso per la presenza delle liste di disturbo.

2) La prestazione personale della Giudici è stata buona. Lo si deduce anche dal fatto che le preferenze alla sua lista sono state meno di quelle di Sarnico: 1781 contro 1856. Di per sè non molte meno, ma se escludiamo Mena e Abrami, che da soli fanno 595 preferenze (un terzo del totale!) abbiamo che il resto della lista della Giudici ha portato a casa ben poche preferenze, mentre la lista di Sarnico ha più preferenze totali - come ovvio per chi vince - ma soprattutto più distribuite. Se per esempio prendiamo i cinque meno preferenziati tra le due liste Sarnico porta a casa 225 voti, quella della Giudici solo 196. Oppure: se avesse vonto la Giudici si sarebbe entrati in Consiglio con 57 voti (primo escluso a 51), mentre Emiliano Bona ne ha dovuti prendere ben 75 per superare Bignotti (primo escluso a 71). Ciò vuol dire che la sua lista era meglio costruita, con più "portatori d'acqua", mentre la lista di centrodestra era più debole, portava meno visibilità.
Il raffronto con le elezioni precedenti è eloquente: Sarnico ha un +91 come preferenze, la Giudici un -203, a fronte di soli 82 voti persi rispetto a Prandelli nel totale al candidato sindaco. A livello di voti preferenziati rispetto ai voti totali, il centrosinistra passa dal 57.8% al 56.1% (-1.7%), segno che la lista - come avevo scritto - era complessivamente peggiore della scorsa tornata (che però aveva 20 candidati); il centrodestra crolla dal 60.7% al 55.9% (-4.8%).

3) Forza Nuova ha avuto molti voti e poche preferenze: solo 1/4 dei loro voti sono preferenziati. Quindi non è vero ciò che pensavo, che fossero voti di conoscenza giovanile: sono voti politici, di disagio. A Ospitaletto c'è qualche problema molto percepito.

4) Trovo ingenerose le valutazioni che si leggono su Pasini e Floris, il cui risultato mi ha sorpreso per le molte preferenze. Pasini è stato il primo degli esclusi, con 124 voti: non me lo aspettavo proprio, pensavo che si fosse rovinato la piazza con l'ingresso in lista con la Lega. Evidentemente ha un gran pacchetto di voti "personali", e a Ospitaletto c'è comunque molta gente che vota per conoscenza. Floris ha sostanzialmente confermato il risultato delle scorse elezioni (75 voti oggi contro 86 quando però si presentava col simbolo). Questo prova che l'UDC di Ospitaletto non era granitica nel passaggio a sinistra.

5) Capitolo assessori: da accordi pre-elettorali due dovranno essere del PD, due delle altre forze, uno a scelta di Sarnico. Evidentemente si sta già cominciando a litigare, visto che stasera doveva esserci il primo Consiglio e invece nulla di fatto. Sarnico apre come aveva chiuso Prandelli... Su Ospitaletto.org appare una mail a firma Marco Colombo che "spinge" Ondei e Poli, vantando le tante preferenze raccolte dai due. Per Ondei è vero senz'altro, anche se qualsiasi coppia di consiglieri eletti può vantare di essere stata determinante, visto che comunque per ogni coppia si scelga si superano le 120 preferenze... Invece le preferenze di Poli, pur non poche (108), sono andate calando rispetto all'elezione scorsa (164), perciò la sua posizione è meno difendibile. Tra gli "altri" non PD c'è Pigoli, per esempio, in corsa per un assessorato, con ben 162 preferenze. Certo, a Poli era stato mezzo promesso l'assessorato per portarlo in lista, già nel suo circolo ci si lamenta del "pretasì" che si comporta "come gli altri di prima".

6) Prossimo sindaco, fra cinque anni: Abrami, in carrozza. Per vari motivi: il Pdl ha perso la sua occasione, la Lega avrà senza dubbio la scelta del candidato, venire da cinque anni di opposizione è più facile, Sarnico dovrà fare le nozze coi fichi secchi e anche se sarà bravissimo difficilmente avrà agio di fare qualcosa di visibile e popolare, infine Ospitaletto, al di là delle liste di disturbo, resta un paese a maggioranza di centrodestra.

7) Manenti ha affisso qua e là dei volantini di ringraziamento, non li ho ancora letti ma mi rimane la curiosità di capire cosa sia successo... non si è candidato perché il posto di assessore al commercio era stato promesso a Mena?

8) Ecatombe di donne nella lista di centrosinistra, con quattro escluse su cinque posti e solo due non elette. Giorgia Boragini come "consolazione" avrà la presidenza della Biblioteca?

9) C'è stato un grande aumento di voti non validi: 62 bianche e 117 nulle contro le 39 bianche e 85 nulle del 2006. E' vero che sono cresciuti i votanti, ma si passa in percentuale da uno 0.55%+1.21% (bianche-nulle) a uno 0.85%+1.60%. C'è molta gente delusa dalla politica.

10) Per finire, un "gioco": il confronto tra i voti vecchi e nuovi di chi si ripresentava. Tra i vincitori: Bordonaro +12, Burato +48, Danesi +25, Ondei +120 (potenza del simbolo!), Poli -56 (l'unico a calare), Reboldi +34. Tra i vinti: Abrami +188, Bertoli +42, Chiappa +60, Chiari -15, Floris -11, Masperi +5, Mena +105 (una macchina da preferenze), Scarpellini -38, Vanin +13.

Nessun commento:

Posta un commento